Politica

A sinistra c'è voglia di piazza (e di una grande ammucchiata)

L'opposizione accusa il premier di essere la causa della crisi economica e spera ancora nella possibilità di trovare la quadra per formare un governo di transizione. Alla festa dell'Udc Casini ammicca al Pd proponendogli un accordo politico, mentre a Pesaro Bersani lancia l'ennesimo diktat al Cav: "Deve togliersi di lì o ci porterà a fondo". Morale? I democratici preparano un'altra manifestazione contro il governo: "Il 5 novembre tutti in piazza a sostegno della svolta"

A sinistra c'è voglia di piazza 
(e di una grande ammucchiata)

Chianciano Terme - "Le Marche sono state solo un incidente o una strada da perseguire? Il Pd lo dica, perchè se è quella la strada a perseguire siamo interessati. Se no ci siamo sbagliati un pò tutti". Il numero uno centrista Pier Ferdinando Casini si è rivolto al leader del Pd Pier Luigi Bersani nel corso del suo intervento alla festa dell’Udc prendendo spunto dall’accordo politico, vincente, stretto nelle Marche tra centristi e democratici. Ed è proprio dalla festa del Pd a Pesaro che Bersani lancia l'ennesimo ultimatum al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: "Deve togliersi di lì o ci porterà a fondo". Morale? I democratici preparano un'altra manifestazione contro il governo: "Il 5 novembre tutti in piazza a sostegno della svolta".

Il compito dell'opposizione Secondo Casini, "l’opposizione è ad un bivio: o si preoccupa della propria anima o salva l’Italia". Proprio per questo il leader Udc arriva a chiedere "un passo indietro" sia al Cavaliere sia all’opposizione che "non può salvarsi la coscienza solo proponendo a Berlusconi di andarsene via". "Noi dobbiamo essere disponibili a concordare con lui e il Pdl l’agenda di fine legislatura, perché insieme si realizza un grande sforzo di pacificazione nazionale - ha continuato Casini - nelle divisioni e nelle liti c’è la rovina dell’Italia e di tutti noi". A questo punto, però, Casini ha anche rivolto un appello a Bersani. "Credo al fatto che il Pd debba e possa concorrere, come ad ogni grande forza spetta, alla salvezza di questo Paese", ha detto il leader dell’Udc sottolineando anche che il Pd "deve scegliere la strada, non può essere fagocitato in continuazione da chi pensa di utilizzare il disagio sociale e politico per alimentare qualche conquista di decimale elettorale".

La proposta dell'esecutivo nazionale L'intento di Casini è quello di arrivare a formare "un governo politico con le migliori energie del Paese". Un appello che il leader centrista rivolge a maggioranza e opposizione, anche se "insieme non bastano". "Se non ci sarà un coinvolgimento della società civile - ha puntualizzato - non l’evocazione di uomini della provvidenza, ma la chiamata al lavoro di personalità già sperimentate a livello europeo che siano garanzia per i mercati, gli investitori e i nostri partners comunitari di un’Italia che finalmente vuol fare sul serio". "Noi del Terzo Polo abbiamo capito prima degli altri che la retorica dell’autosufficienza degli schieramenti contribuisce solo all’autoaffondamento del Paese. Abbiamo un’ambizione grande: concorrere alla salvezza nazionale senza chiedere nulla per noi ma essendo disponibili a dare tutto per gli altri - ha concluso Casini - questo sarà il modo migliore, per noi dell’Udc, per essere all’altezza della grande lezione dei democratici cristiani che hanno ricostruito l’Italia".

Bersani spera nel governo di transizione Anche Bersani ha confermato "la disponibilità a discutere di un passaggio, di una transizione che sia affidata a un governo più credibile davanti all’opinione pubblica nazionale e internazionale, credibile per discontinuità, per autorevolezza, per programma equo ed efficace di stabilizzazione". Nel suo intervento conclusivo della Festa del Pd a Pesaro, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha invocato "un governo che possa reggere l’emergenza, dare il tempo per la riforma elettorale e portarci a un confronto elettorale con nuovi protagonisti, nuove idee e, finalmente con uno sguardo al futuro".

L'Idv attacca Tremonti "Oltre al tagliando la macchina Italia deve cambiare motore e pilota al più presto per raggiungere la meta degli obiettivi economici - ha tuonato il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi - in altre parole, il Paese ha bisogno di un nuovo governo per uscire fuori dalla crisi. Per rilanciare la crescita sono necessarie misure completamente diverse da quelle messe in campo dal governo". Commentando le dichiarazioni di Tremonti all’Ecofin di Marsiglia, Zipponi ha spiegato che "in tre anni l’esecutivo non è stato capace di proporre una seria politica industriale e di indicare i settori strategici e i punti di ricerca e innovazione".

"Il tempo è scaduto - ha concluso il dipietrista - vadano a casa".

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