Valutazione oggettiva se persino un ultrà prodiano come il deputato Pierluigi Mantini sul gruppo unico ci va coi piedi di piombo e vagheggia di «finto Ulivo» e di mancato «coinvolgimento degli eletti della lista civica di Ferrante». Ma in gioco non cè solo la poltrona della segreteria milanese, cè la voglia di una Margherita autonoma da Roma: «Secessione? Be, diciamo adesione al territorio» fa sapere Battista Bonfanti. Proposta che il segretario regionale presenta oggi allassemblea regionale dielle quale alternativa al Partito democratico.
Entità che secondo Filippo Penati «è la necessaria scossa post-elettorale»: «Un dibattito chiuso solo alle segreterie dei partiti è insufficiente, serve un pensatoio fuori dai partiti e aperto ai contributi di filosofi, intellettuali ed economisti». Unassociazione capace di andare oltre i mal di pancia quotidiani delle segreterie e delle correnti per accelerare i tempo del nuovo soggetto politico, che come sostiene Penati parafrasando Zapatero rappresenti «il socialismo dei cittadini».
La sinistra al nodo secessione
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