In Siria situazione sempre più drammatica Alitalia sospende i voli diretti per Damasco

L’Alitalia ha annunciato che sospenderà i suoi collegamenti aerei diretti con la Siria a partire dal 12 gennaio. I passeggeri diretti a Damasco o in partenza dalla capitale siriana saranno dirottati all’aeroporto di Beirut tramite una navetta. La compagnia di bandiera italiana ha avvertito i suoi clienti, nella newsletter inviata via email e datata 3 gennaio, che i voli diretti da e per la Siria riprenderanno per la stagione estiva il prossimo 29 marzo.
Nella comunicazione non si precisa il motivo della sospensione dei voli. La Siria è da oltre dieci mesi scossa da proteste popolari anti-governative, represse nel sangue dal regime e in alcune regioni sfociate negli ultimi mesi in aperta rivolta. Secondo attivisti, quasi seimila persone (e di queste circa cinquemila sono civili) sono state uccise dalle forze lealiste dal 15 marzo ad oggi, mentre i media ufficiali attribuiscono a terroristi l’uccisione di oltre duemila tra militari e civili.
È di ieri la notizia, diffusa dal gruppo online di attivisti mondiali Avaaz, che le forze del regime del presidente siriano Bashar Assad hanno torturato a morte 617 persone all'interno di prigioni e centri detentivi illegali in tutto il Paese da metà marzo scorso, quando sono iniziate le rivolte antigovernative.

Avaaz sostiene di aver verificato uno per uno i casi denunciati, interrogando i familiari delle vittime e gli imam che hanno celebrato i funerali. Il gruppo esorta gli osservatori della Lega Araba in Siria a «visitare queste camere della tortura e garantire che il regime metta fine immediatamente a queste atrocità».

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