Un numerosa rappresentanza di cacciatori guidati dal Coordinamento delle associazioni venatorie liguri si è riversata ieri in Consiglio regionale per manifestare disappunto contro la sentenza di sospensiva da parte del Tar Liguria, relativa alle due delibere della Giunta che regolamentavano il prelievo in deroga di storno e fringuello per la stagione venatoria in corso.
Ci si aspettava che, dopo gli impegni assunti dalla maggioranza martedì 11, occasione nella quale era stato votato trasversalmente un ordine del giorno nel quale la Giunta si impegnava a dare comunque attuazione alla legge regionale in vigore e quindi autorizzare il prelievo di storni e fringuelli, il presidente Burlando tenesse fede alle promesse suffragate da unimportante parere espresso dalla presidenza del Consiglio dei ministri (organo che sovraintende sulloperato delle Regioni sullapplicazione della Direttiva europea, che prevede il prelievo in deroga) che dopo una serie di precisazioni ha enunciato che la legge 34 è in vigore.
Ieri sono state iscritte ai lavori del Consiglio un'interpellanza e un ordine del giorno di alcuni consiglieri di minoranza nei quali si interroga presidente e giunta sui motivi per i quali a due settimane dalle promesse le stesse non sono stato mantenute e, successivamente, si propone un nuovo impegno a Burlando e alla maggioranza a: «dare immediata attuazione della l.r. 34/2001 che prevede la possibilità di cacciare il fringuello e lo storno a tutti gli autorizzati; dare comunicazione agli organi ed enti competenti che in attesa dellesito del procedimento amministrativo, la caccia allo storno e al fringuello sono autorizzate secondo i dettami della legge regionale 34/2001; impegnarsi nel seguire i procedimenti amministrativi nelle opportune sedi giudiziarie».
Accesi dibattiti e discussioni si sono svolti fino al tardo pomeriggio anche a seguito della comunicazione da parte di alcuni consiglieri di minoranza, che una proposta di legge di interpretazione autentica della normativa regionale sulle deroghe presentata dal vicepresidente del Consiglio Franco Orsi, avrebbe risolto definitivamente ogni equivoco togliendo dall'impaccio l'intera maggioranza è stata boicottata nella riunione straordinaria indetta ad hoc nel pomeriggio di giovedì proprio nel tentativo di approdare in Consiglio il giorno successivo e risolvere la questione con un colpo di mano.
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