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Un sito per dire no alle droghe

Il governo ha presentato un nuovo portale internet rivolto a ragazzi, insegnanti e genitori. L'obiettivo è aiutare i giovani a liberarsi dalla dipendenza di droga e alcol. Al sito è collegato un sistema che permette di collegare le scuole, tramite videoconferenza, con esperti di tutto il mondo

Un sito per dire no alle droghe

Roma - Il governo si è posto un obiettivo preciso: lotta senza quartiere alla droga. Per perseguirlo sta mettendo in campo moltissime iniziative. L'ultima di queste è un nuovo sito internet: l’indirizzo è http://edu.dronet.org. E' un portale informativo fatto su misura per le scuole. L'hanno presentato, a palazzo Chigi, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il sottosegretario per la droga e la famiglia Carlo Giovanardi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.

Rivolto a insegnanti, genitori e giovani Nato da un progetto del Dipartimento per le politiche antidroga in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca il portale individua tre diversi soggetti cui rivolgersi prioritariamente: gli insegnanti, i genitori, i giovani e a ciascuna delle componenti è dedicato un settore, diverso anche nella grafica e nella modalità di approccio oltre che nei contenuti.

Unico l’obiettivo Aiutare i giovani a liberarsi dalla droga e dall’alcol, attraverso la diffusione di informazioni scientifiche in grado di far comprendere correttamente e chiaramente i danni derivanti dall’utilizzo delle varie sostanze stupefacenti.

Videoconferenze gratuite Al sito è collegato un altro strumento innovativo di interazione: si chiama "Drug expert link" ed è un sistema di videoconferenza facilitata, interamente gratuita per le scuole, che permette di collegare a distanza scuole con esperti di ogni parte del mondo, per attività di informazione e di prevenzione. Un primo esperimento ha già coinvolto tre istituti di Napoli, Palermo e Modena.

L'allarme lanciato dal ministro Gelmini "Purtroppo, si abbassa sempre di più l’età in cui si viene a contatto per la prima volta con le droghe - ricorda il ministro dell'Istruzione Gelmini - ora è a 12 anni. Serve un impegno ancora più forte sul fronte della prevenzione, conivolgendo in un rapporto sempre più stretto la scuola e la famiglia. Occorre comprendere il disagio, senza però fornire alibi e giustificazioni ma al contrario responsabilizzando i ragazzi. La lotta alla droga deve trovare nella scuola contenuti e proposte che possano aiutare a disincentivare questa piaga sociale".

Giovanardi: serve sforzo di famiglie e scuole Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, che ha la delega per la lotta alla droga oltre che per la famiglia e il servizio civile, si dice "convinto che la nostra azione è solo un frammento in un discorso certamente più complessivo, che

deve vedere scendere in campo le famiglie e la scuola, le parrocchie come il mondo dello sport e della musica, altrimenti non si va da nessuna parte. C’è ancora molto da fare sul piano dell’educazione e della formazione". 

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