Una signora distinta, chioma perfetta, borsetta stretta sotto il braccio e parlata milanese. Questo il sommario identikit di chi, ieri mattina, ha messo in agitazione i dipendenti dellAtm point di stazione Cadorna. Allarmati dalle grida irate che provenivano dallesterno, precipitatisi fuori dagli uffici, tre addetti si sono trovati di fronte allimprobabile piantagrane, che sfogava la sua rabbia con chiunque la stesse a sentire: «E al telefono non mi rispondono, e sul sito non funziona niente, e i tre tabaccai dove sono andata li avevano finiti, e ora me ne sto qui in fila da unora. Ma uno deve perdere una giornata intera per riuscire ad avere sto Ecopass?». Una domanda che, magari con meno animosità ma probabilmente con lo stesso senso di frustrazione, ieri si sono posti in molti. Primo giorno di Ecopass, prima prova delle difficoltà organizzative di Palazzo Marino. «E meno male che metà Milano è via, in vacanza - interviene un signore anziano in supporto della sciura -, che secondo me dalla settimana prossima è il caos». E intanto i compagni di fila, infreddoliti e scocciati dallattesa, appoggiavano in pieno le dichiarazioni di entrambi, annuendo solidali.
In effetti la macchina organizzativa del Comune ieri si è inceppata più volte. Nonostante i ripetuti avvertimenti lanciati nei giorni scorsi dalla stampa, il sistema di pagamento on-line è risultato bloccato per gran parte della giornata. Con internet fuori gioco, restavano solo i metodi «tradizionali». Cercare nelle rivendite le «Ecopass card» era però unimpresa. Esaurite rapidamente le scorte nelle tabaccherie e nelle edicole, lunico modo per trovare i tagliandi era mettersi in fila negli Atm-point, letteralmente presi dassalto. Ma una volta ottenuta a fatica la carta arrivava il peggio: mandare un messaggio dal cellulare al numero 339.9940437 era inutile, lsms «rimbalzava» indietro, e chiamare il centralino informativo 02.0202 comportava unattesa di molti minuti, al termine dei quali spesso uno sconsolato operatore ammetteva limpossibilità di attivare lEcopass e consigliava di riprovare più tardi. Più tardi quanto? «Provi fra una decina di minuti... non so». I dati diffusi in serata da Palazzo Marino parlano invece di unattesa media al telefono di tre minuti per le 6.361 telefonate gestite. Fortunatamente, sul fronte mobilità, lo scarso traffico ha limitato i disagi per gli automobilisti che hanno varcato i 43 accessi al centro storico. I viali della circonvallazione sono rimasti scorrevoli e non si faticava a trovare un parcheggio lungo la cerchia dei Bastioni. Positivo il giudizio dato dal sindaco Letizia Moratti, che ha rimarcato come «alcune criticità in parte sono già state risolte, in parte le stiamo risolvendo. Non ci sono stati ingorghi ai varchi. Funziona tutto». «Certo che non ci sono code o rallentamenti - ha sottolineato un tassista in servizio davanti alla stazione Centrale - non cè gente in giro. A me sembra un normalissimo 2 di gennaio, uguale a quello degli anni scorsi». «È stato scelto apposta un periodo tranquillo dal punto di vista del traffico - ha spiegato Edoardo Croci, assessore ai Trasporti di Palazzo Marino -.
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