I Verdi vorrebbero aprire le porte alla spazzatura made in Campania. Ma la proposta più creativa per risolvere lemergenza si chiama «rifiuti in cambio di voli» e arriva da An. A parlare è il coordinatore lombardo, Massimo Corsaro. «Perché non diamo la nostra disponibilità al governo in cambio dellimpegno a sbloccare gli slot aerei lasciati liberi da Alitalia?» chiede Corsaro. «La mia sensazione è che le imprese non vedano lora perché prendono un tanto lora per riciclare» aggiunge il coordinatore lombardo di Alleanza nazionale, che da assessore regionale allIndustria è certamente informato della questione.
I Verdi, Rifondazione, Sinistra democratica chiedono addirittura di accogliere limmondizia senza condizioni e il dibattito è aperto, anche se la posizione della Regione (cui tocca lultima parola) rimane un no secco. La esprime lassessore Massimo Buscemi, responsabile dei Servizi di pubblica utilità. «Non siamo nelle condizioni di ricevere rifiuti dallesterno - spiega lesponente di Forza Italia -, perché il nostro sistema funziona come un orologio svizzero ma è sui rendimenti massimi. La capacità ricettiva sia dei termovalorizzatori sia delle discariche è al completo». Insomma, accogliere i rifiuti di Napoli significherebbe ritardare lo smaltimento di quelli prodotti in Lombardia, che conta nove milioni e mezzo di abitanti e sedicimila operatori addetti. I cittadini lombardi producono ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di rifiuti. E la tendenza è in aumento, con circa il 3% in più all'anno. Oggi la Lombardia fa raccolta differenziata sul 42%, destinandone il 35% ai tredici termovalorizzatori, dove vengono bruciati a temperature elevatissime, trasformando il calore in energia per il teleriscaldamento.
Nel 2004 la Lombardia smaltì rifiuti campani e già allora le polemiche furono violente. Inoltre potrebbero esservi difficoltà tecniche. Spiega ancora Buscemi: «Cè un problema sia di quantità di rifiuti sia di qualità: quelli per le strade della Campania non sono trattati, il che metterebbe a rischio il sistema dei termovalorizzatori e anche quello della raccolta differenziata, che in Lombardia è oltre il 40% del totale». Senza contare i timori della popolazione per eventuali emergenze sanitarie, che se pure fossero irrazionali sono comunque da non sottovalutare da un punto di vista politico.
Rifondazione comunista e i Verdi però insistono e il capogruppo al Pirellone, Carlo Monguzzi, lancia un appello al governatore: «Si tratta di una grave emergenza sanitaria che riguarda i cittadini.
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