Ci voleva Bill Gates per riaccendere la passione per le carte. «Il bridge è un gioco bellissimo. Allena il cervello». A Verona, il numero uno della Microsoft ha parlato così non più di un mese fa. Erano in corso i campionati mondiali e il miliardario dei miliardari era lì come un uomo qualcunque a giocarsi le sue carte. Male, peraltro. È arrivato 392°, tra gli ultimi. È riuscito a superare soltanto il primo turno, ma è riomasto fino alla fine del torneo. Perché il risultato non conta molto in questo caso. Quel che è importante, secondo Gates è svolgere unattività divertente, rilassante e che tenga sempre in allenamento il cervello. Il bridge è tutto questo, come molti giochi fatti con le carte. Per questo il presidente e fondatore di Microsoft prima di andare in pensione e dedicarsi a tempo pieno alla sua associazione filantropica, è impegnato nella ricerca di un software tutto dedicato alla competizione da tavolo dai quattro punti cardinali: «Grazie al bridge ho incontrato molte persone interessanti».
Gates ora fa anche da traino. Ogni villaggio turistico, questanno ha inserito tra le sue attività ludiche lezioni e tornei di bridge. Non è certo la prima volta, ma è un grande ritorno. Per anni le carte sembravano bandite dalle vacanze, oggi invece tornano protagoniste. Altro indizio è il calendario delle manifestazioni per chi resta in città. «Musica, spettacoli, fitness, visite guidate, dj set e concerti all'aria aperta. E poi mostre, escursioni, sfilate, salsa e merengue ma anche incontri di scacchi e bridge». Ecco che cosa dice il manifesto dellestate romana, ovvero la grande kermesse organizzata per luglio e agosto a Roma, quando la città eterna sarà un po meno piena di suoi citttadini e un po più piena di turisti.
Ma ovviamente non è solo bridge. Anzi. Il ritorno delle carte in estate passa anche per il burraco. Una volta si giocava a tressette: rigorosamente per soli uomini, in genere una sera alla settimana. Era un gioco che richiedeva una particolare capacità dattenzione, una buona memoria per le carte giocate e, non ultima, unintelligenza sveglia. Ma lestate uno vuole meno impegno e i figli di quei giocatori «impegnati» si sfidano a giochi più rilassanti. Ed ecco il trionfo del Burraco. Generalmente si gioca a «compagni», con 104 carte francesi. Al Sud, sulle spiagge, nei club, nelle riunioni di villeggianti e turisti il burraco è sempre più diffuso: «Diverte gli adulti, ma anche i ragazzi», dicono alla federazione italiana Burraco. Il gioco comincia a ingranare anche al Nord. Gli eventi ufficiali organizzati dalla Fibur aumentano sempre di più e trascinano anche il «movimento» degli amatori.
Non ha bisogno di presentazioni, invece, lo scopone scientifico. È laltro grande successo dellestate 2006: è il ritorno del più popolare tra i giochi di carte: quattro giocatori, nove carte per ogni giocatore, quattro carte in tavola) è un gioco affascinante, di antica origine italica, un gioco vivo che non annoierà mai. Allo scopone sono stati dedicati film e libri. Celebre quello che giocarono il presidente della Repubblica Sandro Pertini il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio Enzo Bearzot e altre due persone nellaereo che riportava gli azzurri in Italia dopo il trionfo di Spagna 82. Per anni considerato un gioco per «anziani», lo scopone è tornato alla grande. Complici anche i reality show.
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