Smog, limite a 70 all’ora Ma mancano i cartelli e la Provincia rallenta

Urgente è urgente. Ma l’ordinanza anti smog della Provincia è ancora ferma al palo. Il limite di velocità a 70 all’ora in tangenziale per far inquinare meno le auto scatterà solo a metà settimana. Ancor prima di nascere, la legge si è ingarbugliata in una serie di intoppi tecnici e burocratici. I cartelli stradali, ad esempio. Non ne servono tanti (oltre alle tangenziali, le strade provinciali interessate dal divieto sono solo quattro) ma devono ancora essere comprati. E finché a Palazzo Isimbardi non arriveranno i tabelloni catarifrangenti che indicano il nuovo limite di velocità, non si potrà partire.
Punto numero due: il codice della strada infatti non contempla norme sulla sicurezza ambientale e coniugare tutto dal punto di vista giuridico e con le varie autorità del territorio richiede tempo. Quindi non basta una lettera dell’assessorato alla Mobilità per avviare le nuove regole. È necessaria anche una lettera al ministero dell’Ambiente, poi bisogna aspettare che i due dicasteri si coordinino e che arrivi l’autorizzazione. In sostanza, i tecnici sono al lavoro ma mancano i timbri sulla carta e le firme. E finché non ci saranno quelli, l’ordinanza rimarrà ferma ai nastri di partenza.
Intanto il presidente della Provincia Guido Podestà ha inviato la lettera al prefetto per chiedere il via libera sulle nuove regole anti smog, ha scritto ai sindaci dell’hinterland per invitarli a imporre il limite ai 70 all’ora anche nelle strade di competenza comunale ad alta e media percorrenza.

Ed ha pure scritto ad Autostrade spa perché suggerisca agli automobilisti di rallentare per non inquinare. Le risposte cominceranno ad arrivare oggi. Intanto ad abbassare il livello delle polveri sottili ci pensa la pioggia.

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