
L’Inghilterra non smette mai di sorprendere. L’ultima follia woke riguarda il calcio ed è davvero incredibile. Una delle espressioni più utilizzate sul rettangolo verde come “come on lads” (“Forza ragazzi”) sarebbe offensiva, meglio utilizzare il termine “come on team” (“forza squadra”): questo quanto viene affermato nella guida al linguaggio inclusivo realizzata dalla federazione Berks & Bucks FA, una delle county FAs affiliate alla Federazione calcistica nazionale. Ma questo è solo l’inizio.
Per rendere il calcio più inclusivo, la federazione invita calciatori e staff a privilegiare un linguaggio neutro rispetto al genere per “creare un ambiente più accogliente”. Un altro – incredibile – esempio: la parola “linesman” (“guardalinee”) è sconsigliata. Man, l’uomo non va bene, deve essere cancellato. Il bignamino woke consiglia di utilizzare il termine “assistant referee” (“assistente arbitro”) perché “moderno e inclusivo”.
"Il linguaggio dà il tono", si legge nella guida, come riporta il Telegraph: "Indica se qualcuno si sente parte del gruppo o escluso, se rimane in gioco o se ne va". Ma il vademecum vanta raccomandazioni che hanno poco a che fare con il calcio. Per esempio consiglia di non utilizzare il termine “mother” e prediligere il termine “parent”. Oppure: sostituire “ladies and gentleman” con “Hi all” e “christian name” con “given name” (per “evitare un linguaggio incentrato sul cristianesimo”). Ovviamente non manca una sezione dedicata ai pronomi, con “he” e “she” da sostituire con “they”. Nessuna boutade, tutto tremendamente reale, una distorsione del linguaggio che i critici hanno definito “sinistra”.
Negli ultimi anni, gli attivisti hanno condotto campagne per l'adozione di termini "gender-neutral" nello sport, sostenendo che il linguaggio basato sul genere esclude donne, persone transgender e non binarie, suggerendo che la mascolinità sia la norma. La Berks and Bucks FA è l'organo di governo del calcio nel Berkshire e nel Buckinghamshire. Rappresenta oltre 600 club e 34.000 giocatori in tutta l'area.
Callum Salhotra, responsabile della comunità e dell'inclusione della federazione, ha affermato che la nuova guida "ci aiuterà tutti ad adottare misure semplici ma significative per garantire che il nostro sport sia inclusivo, rispettoso e accogliente per tutti". Non c'è limite al peggio.