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Libertini e nudisti, il Beach Club per adulti sul Po nella bufera

Si chiamerà "Tantra club Privè", e da giugno ospiterà nudisti, libertini (guai a chiamarli scambisti) sulla riva destra del Po. Residenti e ambientalisti già sul piede di guerra

Il rendering, ovvero un'immagine disegnata, di come sarà l'interno del "Tantra Club Privè" ph. da Torinocronaca.it
Il rendering, ovvero un'immagine disegnata, di come sarà l'interno del "Tantra Club Privè" ph. da Torinocronaca.it

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Libertini e nudisti, il Beach Club per adulti sul Po nella bufera

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Al momento ci sono solo lavori in corso, ma a giugno sarà tutto pronto per la grande inaugurazione del Tantra club Privè, che già dal nome fa comprendere di cosa si tratta e a chi sarà dedicato. Sicuramente non un posto dove far giocare con paletta e secchiello i bambini, ma: "un club per adulti, coppie libertine, singoli e singole. Per entrare bisognerà tesserarsi per l’associazione culturale Tantra e pagare l’ingresso. Ci sarà un bar, una piscina di 12 metri per 6, la spiaggia per prendere la tintarella integrale e la possibilità di godersi qualche momento di intimità" spiega il titolare Walter Amerio, già proprietario di un altro locale notturno torinese, intervistato oggi dal Corriere della Sera.

Di cosa si tratta

Un progetto da 300 mila euro, che sorgerà sulla sponda destra del Po, opposta alla riserva naturale del Meisino. Dall'esterno sarà un normale stabilimento aperto 7 giorni su 7, da maggio a settembre. Ci sarà una spiaggia bianca artificiale, una grande piscina, un palco dove ci saranno spettacoli: "Nulla di hard o porno, sia chiaro, non fa parte del nostro mondo. Qui verranno libertini, non chiamateci scambisti, è un termine volgare. Io e la mia compagna lavoriamo in questo campo da 20 anni, siamo appena diventati nonni e non siamo scambisti. Io mi definirei un esibizionista, una persona di ampie vedute", spiega ancora il proprietario. E poi ancora, lettini a 4 posti e zone appartate, oltre ad un grande pacheggio per 80 auto.

Insorgono ambientalisti e residenti

Se la notizia potrà solleticare i "gusti" di molti, ma anche di chi semplicemente ama prendere il sole integralmente, sono invece sul piede di guerra i resisenti del posto che si dicono: "Disgustati dall’arrivo di orde di donne e uomini nudi in riva al Po". A loro si uniscono anche gli ambientalisti per paura dei danni che potrebbero essere apportati all'ecosistema, visto che nella sponda opposta ci sono asini, cavalli e mucche che pascolano liberi e le preoccupazioni riguardano ad esempio il volume della musica che potrebbe provenire dalla struttura. In questa situazione "molto particolare" ha preso le distanze anche Rosita Dal Soglio, presidente dell’Unione Naturisti Italiani che tuona: "non osare accostare il termine naturista a libertino".

La risposta del proprietario

Per nulla intimidito, semmai forse infastidito da queste polemiche, il proprietario risponde: "Non capisco tutte queste polemiche. Questa è un’area privata dove sorgerà un’attività commerciale regolarmente iscritta al registro delle imprese. Dall’esterno non si vedrà niente. Lungo la passeggiata in riva al fiume piazzeremo pannelli e teloni ombreggianti alti due metri e mezzo. Sul fronte strada ci saranno alberi e siepi che copriranno tutto. Non siamo all’interno del parco del Meisino, non ci sarà nessun problema per la fauna. Ma il rumore del traffico non dà fastidio agli animale?" chiede, e aggiunge: "Mi sembrano polemiche strumentali e bigotte.

Io vado avanti, ho richieste di clienti da tutta Italia e non faccio nulla di male".

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