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Ecco perché le coppie "scoppiano" in estate

Litigi, tradimenti e gelosie. In estate, secondo gli esperti, affiorano i problemi fra le coppie che non funzionano. Lo psicologo e psicoterapeuta Stefano Scatena, ci spiega cosa succede

Ecco perché le coppie "scoppiano" in estate

È sempre più consolidata la tendenza delle coppie che scoppiano in estate. Questo periodo, tra le stagioni, non solo è il più caldo dal punto di vista climatico ma, negli ultimi anni, si è trasformato anche nel momento più rovente nei rapporti fra le coppie. Secondo diversi studi condotti da psicologi e psicoterapeuti, è il tempo in cui vi è una maggiore propensione alle discussioni che gettano le basi per i tradimenti e la fine delle relazioni. Perché accade ciò? Ne parliamo con lo psicologo e psicoterapeuta Stefano Scatena.

Perché in estate le coppie tendono ad avere maggiori discussioni?

“I conflitti, anche tra persone che si vogliono bene, non possono che aumentare durante i periodi di cambiamento. Di solito la routine delle stagione invernali ‘contiene’ modi di diversi di affrontare i problemi; il lavoro e le abitudini per alcune coppie sono un involucro, una protezione dall’angoscia, dalla rabbia e l’insoddisfazione. Il cambiamento di routine può mettere alla prova la stabilità delle relazioni. Inoltre le vacanze estive possono mettere le coppie in contatto più diretto e prolungato l’una con l’altra, rivelando differenze o problemi precedentemente nascosti”.

Come si fa a capire se si tratta di una discussione costruttiva o se si è arrivati al capolinea?

“Dalla presenza dei ‘Quattro Cavalieri dell’Apocalisse’. Questo costrutto è stato formulato dagli Psicoterapeuti di Coppia Gottman (coniugi, oltre che colleghi). Si tratta di quattro caratteristiche della comunicazione di coppia altamente predittive di una fine imminente della relazione: la critica non costruttiva, il disprezzo, il mettersi sulla difensiva e l’ostruzionismo. Ebbene, durante la prima sessione di coppia, già nei primi dieci minuti nei quali ascolto come hanno affrontato il traffico o il parcheggio per venire nel mio studio, le coppie disfunzionali già mostrano nel loro dialogo uno o più dei famigerati cavalieri”.

C’è un mese in particolare in cui si registra la fine delle relazioni?

“Di solito le separazioni si presentano a settembre, dopo le vacanze estive. L’inizio dell’autunno o dell’anno scolastico può essere percepito come un momento di nuovi inizi. Alcune persone potrebbero decidere di intraprendere una nuova fase della vita, inclusa la separazione dalla relazione precedente. Inoltre le vacanze estive possono essere un momento di riflessione durante le quali molte coppie cercano di mantenere un’immagine di unità e felicità. Ma una volta tornati alla routine quotidiana di settembre, potrebbero prendere decisioni più autentiche rispetto alla loro relazione”.

Si dice che questa è anche la stagione in cui vi è una maggiore propensione al tradimento. È davvero così?

“In estate in media non aumentano le relazioni extraconiugali, anzi. Le nuove conoscenze avvengono d’inverno, sul luogo di lavoro. In estate aumentano le conoscenze per chi è single, o almeno, si gettano le basi per i rapporti tra amanti per l’autunno. So che sto spiegando fenomeni che possono turbare alcune persone, ma la realtà è che gli italiani (sia donne che uomini) hanno tra i più alti tassi di infedeltà in Europa, insieme a Francia e Spagna. Circa il 50%. E il restante 50% lo farebbe pure ma ha troppa paura di avere guai economici e sociali. Tuttavia nel privato del mio studio vedo molte persone felicemente coniugate da decenni, anzi: i settantenni sono i più felici per mia esperienza”.

Che ruolo ha la gelosia nei problemi di coppia?

“La gelosia è sempre e solo una forma di insicurezza. È inutile che alcuni intellettuali usino con le parole mezze misure. Una persona che è sicura di sé e del proprio valore non teme il tradimento affettivo dell’altro. Mi viene in mente un verso del sommo poeta Vasco Rossi, che bene indica l’amore e la sicurezza verso di sé, la consapevolezza che nessuno dopo molto tempo di relazione può fornire all’altro quello che fa provare lui/lei: “Guardami non potrai mai trovare un altro come me,sarà difficile persino anche per te,che hai sempre avuto tutto,tutto facile…” Parlo ovviamente delle coppie che funzionano. Che si amano”.

Come “rimettersi in piedi” per superare il dolore per la fine di una relazione?

“La fine di una relazione può essere devastante, incredibilmente devastante. Bisogna essere sempre preparati che possa finire e imparare a concepire nella nostra testa un dopo relazione. È necessario stare con i propri amici cari, con i parenti (che non dovrebbero giudicare), concentrarsi sulla costruzione di una persona nuova, più consapevole, sana e piena di speranza. Anzi di certezza. Certezza che in mezzo agli altri ci sono tante persone con cui potremo creare una nuova relazione nutritiva e soddisfacente. Mai farsi abbattere dalla sensazione che la vita sia finita. È doloroso, ma si può rinascere. Rivolgersi a uno Psicoterapeuta se dopo alcuni mesi si è ancora impaludati nella tristezza è anch’essa un’ottima idea. Qualcosa in noi deve essersi fermato e rimesso in moto”.

Esistono dei consigli per mantenere in equilibrio le relazioni durante l’estate?

“Negoziare quello che ci piace fare con il partner. Riscoprirsi, parlare. Ovviamente, fare l’amore. Progettare i mesi invernali insieme. E quest’ultima è l’attività più importante che suggerisco.

D’altronde amare non è guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione”.

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