
A giudicare dagli ospiti, promette scintille. Torna il 18 e 19 luglio Ponza D’Autore, la rassegna ideata da Valentina Fontana - fondatrice di Vis Factor insieme a Tiberio Brunetti - che ogni anno trasforma la suggestiva isola pontina in un laboratorio di pensiero politico e culturale a cielo aperto. Nella suggestiva Piazza della Chiesa SS. Silverio e Domitilla, cuore simbolico dell’isola, saliranno alcuni dei protagonisti più controversi e discussi del dibattito pubblico italiano: da Francesca Pascale, attivista per i diritti civili, a Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; da Gianluigi Nuzzi, giornalista e conduttore di “Quarto Grado”, a Francesca Fagnani, giornalista e ideatrice del format “Belve”; da Alessandro Cecchi Paone, divulgatore scientifico e volto storico della tv, a Italo Bocchino, editorialista e direttore editoriale de Il Secolo d’Italia.
Due serate, a partire dalle 22, per esplorare non semplici trasformazioni sociali, ma vere e proprie “mutazioni culturali” spiega Valentina Fontana "che riscrivono linguaggi, appartenenze e rapporti di potere. Dopo la tapppa di giugno a Capri, a Ponza continuiamo il nostro viaggio con D’Autore nei luoghi simbolici d’Italia per interpretare i segnali di un Paese che si trasforma”. Un confronto libero e plurale, che prova a dare voce alle faglie aperte della nostra contemporaneità.
Il programma si apre venerdì 18 con un focus sulle periferie italiane, raccontate da Davide Desario, direttore responsabile dell’agenzia Adnkronos, e Laura Tecce, giornalista e opinionista televisiva: un viaggio tra marginalità e resistenza, dove i confini geografici si intrecciano con quelli dell’inclusione. Subito dopo, si entra nel vivo della sfida generazionale: Luigi Marattin, Segretario nazionale del Partito Liberaldemocratico ed economista, e Marta Schifone, Deputata di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Lavoro della Camera, si confronteranno sul nodo cruciale delle politiche per i giovani, in un Paese in cui lavoro, rappresentanza e mobilità sociale sembrano parole sempre più fragili.
Ma sarà il dialogo tra Alessandro Cecchi Paone e Francesca Pascale a promettere il primo picco emotivo della rassegna. Intervistati da Laura Tecce, si misureranno sul terreno infuocato dei diritti civili, della visibilità delle nuove identità e della polarizzazione culturale, senza risparmiare critiche al ruolo spesso ambivalente dei media.
Sabato 19 si riparte con un altro fronte caldo: il lavoro che cambia. Claudio Durigon sarà intervistato da Davide Desario sulle nuove forme di impiego e sulle tutele che mancano, in un’Italia ancora sospesa tra precarietà e rivoluzione digitale.
Poi spazio alla politica, o meglio alle sue metamorfosi. Italo Bocchino, già parlamentare e oggi editorialista, e Luca Sommi, giornalista e conduttore di “Accordi e Disaccordi”, cercheranno di orientarsi nella geografia mutata del consenso, tra crisi delle ideologie, populismi in declino e leadership in cerca d’autore.
Gran finale con Gianluigi Nuzzi, prima in dialogo con Luca Sommi su etica e potere, poi in un confronto attesissimo con Francesca Fagnani, volto iconico del giornalismo televisivo. Il giornalismo d’inchiesta incontra la narrazione mediatica, tra storie di criminalità e linguaggi che oscillano tra denuncia e spettacolo.
Il format resta quello che ha decretato il successo di Ponza D’Autore: ritmo serrato, ospiti trasversali, confronto senza rete. Ma il filo rosso di quest’anno – diritti, potere, mutazioni identitarie – racconta di un Paese che, più che cambiare, sembra moltiplicare i suoi paradossi.
E di un’arena pubblica che, tra talk, tweet e polarizzazioni, ha sempre più bisogno di spazi di confronto reale.Ponza, almeno per due sere, prova a offrirne uno. E l’Italia, sotto le stelle dell’isola, si guarda allo specchio.