Soldati in corso Como: movida sotto controllo

Dopo le richieste dei residenti, un presidio di militari contro lo spaccio dalle 22 all’alba. Accolta da Prefettura e Questura la proposta del Comune

Soldati   in corso Como:  movida sotto controllo

Dopo l’ennesimo blitz anti-droga e, ad agosto, un tentativo di stupro a pochi passi dai locali alla moda, i residenti erano esplosi: «Non ne possiamo più, vogliamo l’esercito». Detto fatto. Dai prossimi giorni, la movida di corso Como e viale Pasubio sarà sorvegliata anche dai soldati. La decisione è stata presa ieri mattina al tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si riunisce regolarmente in prefettura, e la richiesta è arrivata prima di tutti dal sindaco Letizia Moratti e dal suo vice (con delega alla Sicurezza) Riccardo De Corato. Dalle ore 22 e fino alle prime ore del mattino, la zona sarà dunque presidiata da pattuglie miste delle forze dell’ordine e militari. E con corso Como salgono a dodici le aree della città controllate anche dall’esercito, che dal 4 agosto - quindi in poco più di un mese - ha condotto circa mille pattugliamenti che hanno portato a 2.567 identificazione (di cui 1.400 stranieri) e diciannove arresti (sedici erano extracomunitari).
«Ringrazio questo presidio che porta più sicurezza nelle strade della città», ha affermato il sindaco. Un intervento, prosegue la Moratti, che «risponde alla domanda di maggior controllo dei residenti e di chi lavora in corso Como e nelle vie limitrofe. Alle undici zone a rischio già controllate con ottimi risultati dai nostri militari si aggiunge dunque quest’area centrale che ha bisogno di un forte impegno soprattutto contro lo spaccio di stupefacenti». E sottolinea la «grande sintonia tra le istituzioni» e il lavoro di squadra tra esercito e forze dell’ordine «a favore della collettività».
Una decisione importante, ribadisce De Corato, «vista la radicata attività di spaccio, più volte evidenziata anche dai commercianti della zona». E che l’allarme anti-droga sia alto in città lo dimostrano, sottolinea il vicesindaco, i 150 chili di cocaina sequestrati ieri in città dalla polizia. «Sono la prova provata - afferma - che stiamo assistendo a confische di quantitativi sempre più imponenti. Milano è una delle principali piazze di smercio e consumo in Europa, basti dire che nel 2008 le forze dell’ordine hanno sequestrato almeno una tonnellata di sostanze stupefacenti e a 700 arresti per spaccio».

Di fronte a questa escalation «che impegna assiduamente le forze dell’ordine da viale Monza a corso Como, ai Navigli, solo per citare alcune zone, poco può fare il Comune nonostante le comprensibili segnalazioni dei comitati di quartiere e dei cittadini». Occorre agire a monte, potenziando le operazioni di intelligence e introducendo pene più dure e carcere certo per chi spaccia».

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