Soldi al legale della D’Addario

L’inchiesta sulle escort piace molto al governatore pugliese Nichi Vendola. Che, noncurante del coinvolgimento di parti della sua giunta, non perde occasione per puntare lì il dito, soprattutto quando si parla - troppo per i suoi gusti - dei venti giudiziari che in questi giorni, con l’inchiesta della Dda barese sulla sanità regionale, soffiano forte sulla sua amministrazione e sul centrosinistra pugliese. E sarà certamente un caso, ma salta all’occhio la data e il «beneficiario» di una deliberazione della sua giunta, approvata lo scorso 21 luglio. Il documento, che porta il numero 1292, sancisce un finanziamento di poco meno di 50mila euro a una associazione per «l’attivazione di un numero verde per le vittime di tratta». Nobile lo scopo, discutibile l’opportunità è il tempismo. Perché a firmare la convenzione con la Regione, per conto dell’associazione Giraffa (Gruppo indagine e resistenza alla follia femminile, una onlus attiva contro lo sfruttamento della prostituzione), è la presidente Maria Pia Vigilante. Ossia l’avvocato che ha assistito Patrizia D’Addario nei giorni dello scoppio della vicenda, con la pubblicazione dell’intervista alla escort sul Corriere della Sera.
Non che l’erogazione sia un ringraziamento per il polverone mediatico sulle serate di palazzo Grazioli: nella delibera, all’associazione della Vigilante, viene assegnato un finanziamento di 46.600 euro «esenti dall’Iva» per la gestione di un presidio telefonico, attivo almeno 12 ore al giorno da lunedì al venerdì, dedicato alle «vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, lavoro forzato, accattonaggio». Insomma, uno scopo c’è. Anche se a dirla tutta un numero verde antitratta nazionale già esiste dal gennaio 2007 (è l’800 290 290, attivato dal dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio), e questi soldi all’associazione dell’avvocato della escort barese (soldi che sempre dal ministro Mara Carfagna arrivano) servono per una linea telefonica «territoriale», collegata alla principale, che «dev’essere garantito senza soluzione di continuità a partire dal primo giugno fino al 31 dicembre 2009».
Insomma, la benemerita onlus della Vigilante passa all’incasso. Mentre la sua cliente Patrizia D’Addario lamenta scarsi introiti: ufficialmente spera di partecipare all’isola dei famosi o al grande fratello versione spagnola, accenna a contatti con tv di mezza Europa e parte per la Turchia, dove sarà ospite della tv pubblica.

Ma tre giorni fa, dopo aver girato per il centro di Bari seguita da una troupe francese, è stata vista uscire con gli occhi lucidi dallo studio del suo avvocato, dopo una accesa discussione nel portone. Avrebbe fatto sapere al legale e alle persone a lei più vicine di voler, d’ora in poi, rilasciare interviste e comparsate solo dietro pagamento cash.

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