da Pavia
Ha ucciso la madre disabile a sprangate e poi ha chiamato la zia raccontandole tutto. Il dramma si è consumato ieri, intorno a mezzogiorno, in una elegante villetta di Miradolo Terme, in provincia di Pavia.
Francesco Boari, 30 anni, questo il nome dellassassino dopo il delitto ha preso in mano il telefono e ha composto il numero di una zia, Jole la sorella della vittima: «Ho ucciso la mamma» le ha detto. La donna a questo punto, conscia che non si trattava di uno scherzo, ha subito avvisato i carabinieri che nel frattempo erano già stati chiamati dallo stesso matricida: «Venite a prendermi, ho ammazzato mia madre» le laconiche parole proferite al centralino del 112 da Boari.
Quando i militari sono arrivati sul posto a sirene spiegate ormai non cera più nulla da fare. Lui attendeva tranquillo accanto al cadavere massacrato della madre, Giuseppina Brasacchio, 73 anni. Sono scattate le manette: Boari dopo essere stato portato in caserma è stato trasferito in carcere con laccusa di omicidio volontario.
Da quanto si è appreso tra i due i rapporti si erano deteriorati da diverso tempo. Boari non riusciva a trovare un lavoro e doveva anche accudire la mamma invalida al cento per cento. Una situazione familiare che lo logorava giorno dopo giorno e che ieri dopo lennesima discussione, probabilmente per questioni di soldi, ha innescato il raptus omicida. Il ragazzo, ex operaio e disoccupato da tre anni, era mantenuto dalla madre pensionata alla quale, sembra, chiedeva di continuo denaro. Proprio un rifiuto da parte della donna a dargli altri soldi avrebbe scatenato la sua furia.
La zia lo conferma: «Eravamo preoccupati, avevo visto lultima volta mia sorella venerdì e ancora una volta le avevo ripetuto che bisognava far qualcosa. Suo figlio era sempre più aggressivo, soffriva di depressione, aveva scambiato il giorno con la notte, non lavorava e aveva sempre bisogno di soldi».
Ieri la tragedia. Le discussioni tra madre e figlio erano cominciate intorno alle 10, quando alcuni vicini hanno sentito delle urla. Francesco poco dopo è uscito, salendo sull«Ape» con cui andava in giro da quando non aveva più lauto. È rientrato circa due ore più tardi. Ed è stata di nuovo lite. Stavolta lultima, fatale per lanziana madre.
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