Il sole frena l’affluenza: Milano al 47%

Nel primo giorno di voto l’astensione colpisce anche il capoluogo. A votare meno di un milanese su due In centro storico record negativo. In tutta la Lombardia il dato raggiunge il 49,3. Era al 58,7% nel 2005

Il sole frena l’affluenza: Milano al 47%

Una domenica calda, soleggiata a sonnacchiosa ha tenuto bassa l’affluenza alle urne anche a Milano. Ma il dato del primo giorno di voto per le elezioni Regionali non è drammatico come qualcuno si aspettava. Milano ha ancora una certa voglia di votare, o comunque ha più voglia della gran parte delle altre grandi città. In città l’ultima rilevazione dai seggi, quella delle 22, attesta una partecipazione al voto, da parte dei milanesi, del 47,1 per cento. Contro il 54,9 del 2005. Fiacca anche la giornata dei lombardi, che si sono fermati al 49,3, con un calo di circa 10 punti, mentre il dato della provincia di Milano si attesta al 48,7 per cento, e partiva dal 57,8.
La distribuzione del voto fra le varie zone cittadine ha visto per tutta la giornata il centro storico a rincorrere gli altri quartieri. Alla fine nella prima zona ci si è fermati al 42,23 per cento, contro il 49,7 del 2005. Primato in zona 2 e zona 9 col 48,22.
La prima giornata di votazioni per l’elezione del governatore e del Consiglio regionale si era aperta con un’affluenza lombarda al 10,72 per cento. Inferiore di tre punti rispetto al 2005: era al 13,72 il dato del 2005. Nel Comune alle 12 di mattina è stata rilevata una partecipazione al voto del 9,14 per cento, a fronte del 10,01 di cinque anni fa. La zona che ha votato di più ieri mattina era la quarta, Vittoria-Forlanini, con il 9,84 per cento. Al secondo posto la zona 8, Fiera-Gallaratese-Quarto Oggiaro, con il 9,45 per cento. La zona meno propensa a votare è risultata invece il centro storico, con il 7,83 per cento. Anche cinque anni fa il centro storico era stato il quartiere meno «motivato» al mattino, con solo l’8,4 per cento di affluenza. Il record invece era stato Città studi-Lambrate-Porta Venezia con il 10,6 per cento, seguito dalla zona 4 con il 10, 2 per cento.
Quanto alle province lombarde, Lodi ieri mattina è partita di gran carriera con il 12,92 per cento, trainata dal voto delle Comunali, seguita da Bergamo con il 12,27 per cento, da Cremona con 12,09, e da altre due città capoluogo alle urne per eleggere anche il sindaco: Lecco con l’11,82, Mantova con l’11, 58. A seguire Brescia con l’11,11 per cento, Milano col 10,26, Varese col 10,08 e - ultime, Como e Sondrio con il 9,71 e l’8,27 per cento.
Alle cinque di pomeriggio 1.345 milanesi avevano chiesto ai referenti elettorali del Comune presenti ai seggi il certificato sostitutivo. E 2.448 si erano fatti prolungare il documento d’identità, senza contare tutte le operazioni alle delegazioni anagrafiche.
Nel pomeriggio l’andamento è rimasto costante. Alle 19 l’affluenza registrata a Milano era del 34,33 per cento, contro il 38,88. Quattro punti in meno rispetto al 2005 dunque. Alle Politiche del 2008 aveva votato il 51,2 per cento. In Lombardia alla stessa ora aveva votato il 37, 6 per cento, contro il 44,8. Un calo, dunque, di oltre sette punti. Più o meno come in provincia: 36,7 contro 43,2.


Record negativo ancora in centro storico con il 30,15 per cento (contro il 34,6 del 2005). Record positivo nella zona 8, Fiera Gallaratese, con il 35,48 - come 5 anni fa, ma allora era il 39,9 per cento. Alle 19 i certificati sostituiti ai seggi erano 1.899, con 3.320 proroghe di documenti.

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