Cronache

La solidarietà e il volontariato visti da sinistra

La solidarietà e il volontariato visti da sinistra

«La sinistra presenta il conto: via i soldi alla Chiesa»: con questo titolo, nella prima pagina della nostra edizione del 29 marzo, Diego Pistacchi annunciava l'intenzione di Rifondazione comunista di far approvare un emendamento al bilancio della Regione per tagliare 2 milioni e 600mila euro agli oratori. A pag. 6 dell'edizione nazionale, un altro titolo preoccupante: «Il governo ripropone l'Ici sugli immobili della Chiesa»: orbene, alcuni potrebbero esserne addirittura felici, altri considerare questi fatti come una giusta ritorsione per la fiera e sacrosanta opposizione della Chiesa ai DICO, altri, infine, limitarsi a questa considerazione «meglio togliere alla Chiesa che ad altri soggetti, magari più bisognosi»; li disilludo subito: il governo Berlusconi, per iniziativa dei ministri Tremonti e Maroni, con Legge 23/12/05 n° 266 - art. 1 - comma 337 - stabilì che i contribuenti potessero indicare, nella dichiarazione dei redditi relativa al 2005, un soggetto no profit al quale destinare il 5 permille.
Il 2006 è stato pertanto il primo anno nel quale si sono prodotti gli effetti di questa destinazione: risultati straordinari! il 61% dei contribuenti ha destinato il 5 per mille a organizzazioni no profit, in modo particolare alle onlus di volontariato, che sono migliaia e quasi sempre si dibattono in difficoltà economiche, adoperandosi per il prossimo senza, giustamente, ricevere un centesimo.
Vero è che queste somme non sono ancora arrivate nelle misere casse delle associazioni, tuttavia prima o poi questa somma enorme, circa 400 milioni di euro, arriverà a destinazione. Ma, c'è un ma: i furbetti del governicchio si sono resi conto che anche per i redditi del 2006, la somma sarebbe stata analoga; e allora ecco la bella pensata: al comma 1237 (!) dell'art. 1 della sinistra legge finanziaria, hanno inserito un tetto, di 250 milioni di euro, al 5 permille. Ammettiamo pure che, trattandosi di un provvedimento di spesa, il tetto sia dovuto, ma la furbata consiste nell'averlo quantificato assai basso, proprio perchè le proiezioni per il 2006 indicavano una destinazione del contribuente di ben 400 milioni!
Ergo, la differenza tra quanto destinato dal contribuente (i previsti 400 milioni) e la cifra erogabile alle associazioni no profit (il tetto, appunto, dei 250 milioni) rimane nelle casse dello Stato! alla faccia della scelta del contribuente, ma soprattutto, alla faccia delle associazioni! Con effetti paradossali: se infatti, come avvenne lo scorso anno, l'adesione dei contribuenti si attesterà intorno al 61%, grazie al tetto, il contribuente, invece del 5 permille, si troverà ad aver destinato, in realtà, circa il 3 permille! Se poi la percentuale dei contribuenti salisse, è prevedibile (e previsto dai furbetti di cui sopra) dal 61% a , si vocifera, l'80% , il contributo effettivo scenderebbe al 2,5 permille, dimezzando quindi gli introiti per il volontariato. Io, leghista e presidente di una piccola onlus, la Padas, donatori sangue, utilizzo quel poco che raccatto, per le adozioni a distanza, con ciò ottenendo due vantaggi: aiutare un orfanello dello Zambia e nel contempo, pubblicizzare la donazione del sangue.
Ma altre onlus avranno dei gravi problemi di sopravvivenza, ma non sento la loro voce. Non sento voci da sinistra imprecare contro questa vergognosa decisione del governo Prodi. (Come a suo tempo non sentii cori gioiosi e grati, inneggianti al governo Berlusconi, per l'ideazione - di Tremonti e Maroni - del 5 per mille). Non vedo cortei di volontari (che pure sono migliaia nella sola Genova e Provincia) in piazza contro questo tetto: forse perché è un tetto di sinistra. Ma anche un tetto, pur se di tegole rosse, se gli vengono meno i sostegni, prima o poi crolla. Chi vuole intendere, intenda!
Con rabbia


Caro Lussana, la notizia che hai riportato circa il tentato stop al finanziamento della legge sugli oratori impone alcune osservazioni. La prima parte dalla perdita del senso dello stato (inteso come ricerca del bene comune) da parte delle forze del centrosinistra. Dove sono finiti i valori della solidarietà e della socialità? Dove sono finiti gli ideali fondanti dei partiti che compongono la maggioranza? Questi politici hanno mai visto o parlato con i ragazzi che frequentano gli oratori? Su queste domande nasce la seconda osservazione; i politici del centrosinistra sono consci che se chiudono gli oratori devono essere in grado di dare adeguate risposte alle emergenze giovanili?
Fa un po' pena vedere come gli alfieri del popolo si siano ridotti a espressione di qualche salotto radicalchic e abbiano perso il senso della politica per il bene comune. Dicono che fanno questo come rappresaglia per a posizione anti dico .. Se questo fosse vero beh..... che pena!
Enrico Cimaschi
Lista Biasotti

Gli oratori, come ben saprete, sono salvi. La stessa sinistra radicale che li ha branditi come una spada per potare la Margherita, ha subito ripiegato. Ha ubbidito alla voce del padrone che la richiamava all’ordine e ha ritirato l’emendamento contro i fondi alla gioventù che trova nella chiesa una risposta che altri enti e altre strutture non sanno dare. Meno male che ci hanno provato. Anzi, peccato che ci abbiano ripensato. Il centrodestra ha dato al volontariato quello che nessun governo di centrosinistra ha mai dato, neppure a parole? Anzi, il centrosinistra si è subito affrettato a massacrare quei fondi al volontariato, e nessuno ha detto niente? Meno male. La sinistra dice che il Vangelo in politica non deve entrare: bene, qualcuno stavolta sarà autorizzato a non porgere l’altra guancia quando si sentirà chiedere i soliti, tanti voti dopo aver ricevuto più di uno schiaffo.

In contanti.
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