Il «Sonno» del norvegese Fosse risveglia l’esistenza di due coppie

È un testo di Jon Fosse a concludere il progetto triennale, a cura di Massimiliano Civica, Facciamo insieme teatro, che dal 2007 ha tenuto a bottega sei nuovi giovani attori per la Compagnia della Tosse. Dopo le esperienze con Claudio Morganti e Marco Manchisi, quest'anno i giovani attori sono affiancati e istruiti da uno degli attori- registi teatrali più apprezzati della «nuova» generazione, Valerio Binasco, che non a caso ha scelto Sonno di Fosse per mettere in scena uno studio su l'autore norvegese col quale è alla sua quarta esperienza. «Nutro gratitudine e timore nello stesso tempo - dice Binasco - verso il Teatro della Tosse che mi ha dato l'opportunità di cimentarmi a fare il capocomico. È stata un'esperienza che mi ha rigenerato in quanto da tempo avevo voglia di un percorso nuovo nella mia carriera di regista e attore. La Tosse mi ha dato campo libero e l'occasione per buttarmi senza rete in un'esperienza nuova dove la mia creatività poteva andare a ruota libera, ed ecco che nell'elaborare questo spettacolo ho tirato fuori il mio amore per il cinema muto in un esperimento-studio di fare un lavoro teatrale con poche parole tirando fuori tutta l'espressività degli attori».
In Sonno si raccontano le vicende di due coppie che hanno abitato la stessa casa in epoche diverse. Il protagonista è lo spazio di un'abitazione vissuta dalle tante persone che si sono susseguite nel tempo e che racconta storie di niente in cui viene fuori la poesia dell'assoluto che scaturisce della vita delle cose. I personaggi si muovono in un mondo di sospensione che travalica i confini della realtà da cui esce un rapporto disperatamente sereno con la morte.

Una messa in scena che ricerca l'ascolto della musicalità del silenzio, in cui Binasco si è divertito giocando con la regia per battezzare una sua nuova giovinezza artistica, aiutato da un gruppo di attori di «disponibilità mai vista», come afferma lui stesso. Lo spettacolo in prima assoluta sarà mercoledì 21 e resterà in scena fino al 30.