"Sono un cantastorie che racconta i sogni e la realtà"

Lo chansonnier Max Gazzè stasera al Manzoni presenta i brani del suo ultimo album "Quindi?"

"Sono un cantastorie che racconta i sogni e la realtà"

E chi l'ha detto che il cantautorato italiano è in crisi creativa? Max Gazzè, ospite a grande richiesta stasera al Manzoni (ore 21, info: www.teatromanzoni.it, www.maxgazze.it) per la seconda tranche del tour teatrale legato al suo ultimo album in studio, Quindi?, è la prova provata che non è così. Da sempre votato alla sperimentazione e alla contaminazione (anche elettronica), in 15 anni e passa di carriera il 43enne cantautore/bassista romano si è meritato lo status di «artigiano della canzonetta» (sì, ma d'autore). Profondo e creativo come un Battiato giovane, ma con una buona dose di leggerezza e ironia in più, Gazzè non merita ascolti distratti. Con i testi, frutto della stretta collaborazione con il fratello maggiore Francesco, scrittore e poeta (così come anche l'altro suo collaboratore storico: Gimmi Santucci), dimostra di saper dire cose serie evitando banalità. Quanto alla musica: ama svariare, componendo canzoni, ognuna con un'identità diversa dall'altra, per stile, arrangiamento e linguaggio, tutte comunque contraddistinte dall'ormai inconfondibile marchio di fabbrica. La sua forza? Dare risalto alle emozioni senza pensare agli artifici musicali. Il modo migliore per mantenere spontaneità.
Che dire di Quindi? «Penso che questo sia un disco di contenuti, onesto - taglia corto -. Sono arrivato a un punto in cui non scrivo canzoni per dimostrare qualcosa. Sono come un uccellino su un albero che canta anche se nessuno lo ascolta». L'album comprende Mentre dormi, «una canzone d'amore sublime» per dirla con il suo autore, inserita nella colonna sonora di Basilicata Coast to Coast, il cult-movie di Rocco Papaleo che, guarda caso, ha visto Gazzè (a proposito, il suo primo successo risale al '98, quando incise Vento d'estate, scritta con Riccardo Sinigallia e cantata in coppia con l'amico Niccolò Fabi) anche come attore. «È stata un'esperienza molto positiva - ricorda -. Sul set si respirava un clima di armonia. Mi piacerebbe continuare a fare l'attore». Nel frattempo, Gazzè si è concesso un intrigante diversivo interpretando Erode nel nuovo allestimento del musical Jesus Christ Superstar, con la regia di Massimo Romeo Piparo.

Un'ultima battuta sul nuovo concerto in teatro, in bilico tra suoni acustici ed elettrificati: «È il mio modo di soddisfare un forte bisogno di suonare, di fare musica autenticamente». Di più: di dare libero sfogo al suo essere «romantico cantastorie», perpetuando così l'arte antica del «racconto in musica», reso contemporaneo dalle sonorità ricercate, inconsuete, quando serve d'avanguardia.

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