Chiara Campo
Il primo spinello addirittura a undici anni, per provare leffetto che fa. Dai quindici in su per molti giovani, e sempre più spesso si tratta di ragazzine, consumare droga è già unabitudine, lo fanno con continuità e arrivano ad indebitarsi coi loro spacciatori, che minacciandoli di raccontare tutto a mamma e papà li coinvolgono nel «giro». È il quadro allarmante che emerge da unindagine che lassessorato ai Servizi sociali del Comune di Milano ha condotto su 2.500 giovani tra i tredici e quarantanni nelle discoteche e tra i frequentatori degli happy hour. Il consumo si è spostato dalla strada (15%) alla casa (30%), discoteca (25%), luogo di lavoro (20%) e locali pubblici (10%).
Fotocopia del resto dItalia, anche a Milano lassunzione di droghe è diventata sempre più precoce - la prima volta tra i banchi delle scuole medie, alle superiori il consumo diventa quasi giornaliero - e aumentano le ragazzine col vizio dello spinello. Lindagine rivela che con letà anagrafica cresce lutilizzo - preoccupante soprattutto da parte delle donne - di antidepressivi e psicofarmaci, che spesso vengono mischiati con lalcol. Si consuma sempre più droga sui luoghi di lavoro, con lidea che serva a «ricaricare le batterie» per affrontare con grinta ritmi e orari stressanti. A tutte le età e fasce sociali cresce anche luso della cocaina, e sebbene vada per la maggiore la cannabis, cè da dire che nello spinello oggi la percentuale del principio attivo raggiunge anche il 15-16%, per cui gli effetti negativi vanno di pari passo.
Le pastiglie colorate sono create apposta per i giovanissimi, che acquistano ecstasy in discoteca per «sballarsi» un paio dora e reggere più a lungo in pista. Stupisce che i consumatori-tipo di cannabis e pasticche siano ragazzini tra i 15 e i 19 anni «insospettabili»: hanno buoni rapporti con la famiglia e gli amici, vanno bene a scuola e si impegnano nello sport dove peraltro, anche in città, sale il fenomeno doping.
Il mercato degli stupefacenti è diventato più conveniente e accessibile a tutti, ma per i più giovani gli spacciatori sono disposti ad aprire linee di credito che consentono loro di indebitarsi anche fino a 1.500 euro, e anche le ragazzine ne fanno abbondante ricorso. Arma a doppio taglio, però, perchè quando i giovani spendono oltre la soglia vengono coinvolti nello spaccio, per evitare che i loro ricattatori vadano a raccontare tutto ai genitori.
«Una volta leroinomane era lo sconfitto, che non era nemmeno in grado di lavorare - afferma lassessore ai Servizi sociali, Tiziana Maiolo -. Oggi invece ci sono le droghe dei vincenti, si guarda alle personalità dello spettacolo e dello sport con lidea che abbiano successo perchè fanno uso di stupefacenti. Oggi ci si droga per migliorare le proprie prestazioni, ed è preoccupante che manchi la percezione del rischio che si corre per la propria salute. È su questo obiettivo che bisogna lavorare». Partendo dai risultati dellindagine, nei prossimi giorni Palazzo Marino darà il via a una campagna di comunicazione - «non terroristica», assicura Maiolo - contro luso delle droghe, con «spot» ideati da ragazzi dai 20 ai 25 anni che verranno trasmessi ai coetanei attraverso i mezzi di comunicazione e stampati sulle promocard che vengono distribuite gratuitamente nei locali. Lobiettivo è anche quello di raggiungere i cosiddetti «luoghi comuni mai scontati», con iniziative nelle scuole, società sportive e posti di lavoro e del divertimento, mentre un camper girerà sul territorio per avvicinare i cittadini e fornire loro informazioni. Lassessore conferma inoltre che «accanto alle associazioni, anche il mondo delle aziende si sta dimostrando sensibile a promuovere dei percorsi per sperimentare con noi dei percorsi di sensibilizzazione».
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