Sorpresa, anche il radicale Viale vuole l’inchiesta parlamentare

«Siamo proprio noi, gli operatori della 194, a volere un’inchiesta a tutto campo sulla non applicazione della legge».
A sorpresa, la benedizione alla proposta di analizzare l’applicazione della legge sull’aborto non arriva dal campo cattolico. A impartirla è Silvio Viale, il medico che ha promosso la sperimentazione della pillola abortiva in Italia, il quale rompe così il fronte laico.
Richiesto di un commento sulla proposta del segretario dell’Udc Cesa, la definisce «un’ottima idea che cancella vent’anni di silenzi e di reticenze sul più diffuso intervento chirurgico a cui vengono sottoposte le donne italiane».
Torinese, leader della contestazione studentesca nel 1977, Viale non ha mai disgiunto la militanza politica dall’impegno professionale. Passato da Lotta Continua ai Verdi e al Partito radicale, è stato consigliere comunale per otto anni. Ora è nella direzione nazionale del nuovo soggetto politico «laico, liberale, socialista e radicale» nato dall’incontro con lo Sdi e che ha come simbolo la rosa nel pugno.
«Chiedo - continua Viale - che vi sia un impegno collettivo affinché l’inchiesta sia una delle prime iniziative del nuovo Parlamento, fugando ogni dubbio di intenzioni solo strumentali alla propaganda elettorale.

Anche questo è un risultato positivo della nostra sperimentazione della pillola Ru486 all’Ospedale Sant’Anna, che ha superato il 10 per cento del campione previsto. Già 45 donne hanno assunto la pillola, senza i disastri paventati da Storace».

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