Sorpresa a Wall Street: Amr torna a guadagnare

Amr, la holding che controlla la compagnia aerea numero uno degli Stati Uniti, American Airlines, ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2006 in attivo, contro le previsioni di Wall Street che si aspettavano una perdita. Su base annuale, la società ha messo a segno il primo profitto dal periodo precedente gli attacchi terroristici dell’11 settembre del 2001 - ossia dal 2000 -, complice la forte domanda che ha portato le compagnie aeree Usa in generale ad aumentare il costo dei biglietti. Immediata la reazione del titolo, che ha testato il massimo dell’anno, a quota 41 dollari. I profitti di Amr si sono attestati a 17 milioni di dollari nei tre mesi terminati il 31 dicembre del 2006, o sette centesimi per azione, contro la perdita di 600 milioni, o di 3,46 dollari per azione, dello stesso periodo dello scorso anno, quando il gruppo fece i conti con alcuni oneri straordinari. Gli analisti avevano stimato un passivo per azione di 13 centesimi. È stato il terzo trimestre consecutivo che Amr ha riportato un bilancio positivo; anche in questo caso, si tratta della prima volta dal 2000.

Il giro d’affari è salito invece del 4,4%, a 5,40 miliardi di dollari, dai 5,17 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli analisti avevano però stimato un fatturato di 5,50 miliardi. L’azienda ha ridotto i costi ulteriormente, tagliandoli del 6,1 per cento.

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