da Milano
«Cè poco da dire, Milano vince il confronto con Napoli, Roma e Torino». Più di un pizzico di soddisfazione nelle parole di Riccardo De Corato, vicesindaco di lungo corso che ai nove anni e ai due mandati con Gabriele Albertini aggiunge ora lesperienza a fianco di Letizia Moratti.
Qualcosa di più?
«Pur penalizzati dai contributi statali, diamo ai cittadini servizi migliori con minori esborsi per i contribuenti».
Meno soldi e più servizi, non avrete mica la bacchetta magica?
«La costante attenzione al buon rapporto tra spese e costi è la linea che abbiamo sempre seguito».
I tagli della Finanziaria sono pesanti, saranno lacrime e sangue per i milanesi?
«Assolutamente no. Anziché prelevare soldi dal contribuente, cercheremo di rimetterli nelle tasche dei cittadini».
Spieghi.
«Siamo lunica città metropolitana a non aver mai introdotto laddizionale Irpef. I sindaci di centrosinistra, invece, laumenteranno. E chi non laumenta ce lha già».
La Moratti aveva anche parlato di abbassamento dellIci.
«La casa è un bene primario. Alzeremo a 15mila euro il reddito per poter essere esenti. Centomila famiglie, a cui se ne aggiungeranno altre 100mila che risparmieranno fino a 200 euro».
Meno soldi in cassa vuol dire meno servizi ai cittadini.
«Abbiamo aumentato la spesa corrente per tutti gli assessorati.
Ma i soldi dove li prenderete?
«Più efficienza, recupero di entrate pregresse, oneri di urbanizzazione e tagli a consulenze e spese inutili».
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