Sottopasso Cadorna, addio negozi

Il sottopasso Cadorna, all’inizio di via Venti, che sarà riaperto al passaggio pedonale fra due mesi, insieme alle voragini e alla viabilità di via Donghi, dove il doppio senso per i veicoli riprenderà fra circa tre mesi, rimangono le principali criticità del territorio. L’area di piazzale Kennedy dovrà essere sgomberata dalle auto alluvionate entro il 28 novembre. A un paio di settimane dalle ferite di Genova, ieri l’assessore alle manutenzioni Pasquale Ottonello, ha fatto un punto della situazione. Gli esercizi commerciali, che hanno compilato la richiesta danni, sono alcune centinaia, ma secondo le stime delle associazioni di categoria i danneggiati sarebbero migliaia. Le strutture abitative al piano terra di piazzale Adriatico, ancora di proprietà del Comune, non saranno più utilizzabili a tale scopo, né per attività sociali. I negozi e le bancarelle del sottopasso Cadorna saranno probabilmente spostate per sempre in altri luoghi. Continuerà l’opera di controllo e prevenzione in via Donghi, strada ad alto rischio per un rivo che procede a zig-zag, anche sotto i palazzi circostanti. «Per via Donghi - ha spiegato Ottonello - stiamo facendo tutte le verifiche, ma non è facile. Da un punto di vista tecnico ci vorranno settimane, occorre capire come si siano causate le voragini e in quali punti il rivo è pericoloso. Per il sottopasso Cadorna, posso assicurare che non lasceremo soli gli operatori commerciali colpiti dall’alluvione. Abbiamo già avuto contatti e troveremo alternative soluzioni idonee». Per il notevole afflusso pedonale all’incrocio soprastante, nei prossimi giorni saranno istituite strisce pedonali, regolamentate anche dai semafori. Ci sono ancora problemi in via Solimano a Molassana. Mentre a Punta Vagno lunedì tutto tornerà operativo. «Per le somme urgenze abbiamo speso 8 milioni di euro, che nei prossimi giorni si prevede possano arrivare fino a 11 milioni.

Il calcolo dei danni per i negozi lo avremo dopo il 30 novembre ovvero successivamente alla scadenza, prorogata di una settimana, per l’adempimento della richiesta da parte dei cittadini». Tursi ha avviato anche una campagna per il rilancio turistico e solidale della città, ma anche contro gli sciacalli: merchandising e servizi a costi ridotto per gli alluvionati. FGraf

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