Spacciano coca per arrotondare la pensione

I clienti suonavano e si facevano aprire con la parola d’ordine. Agli agenti hanno spiegato: «Prendiamo poco più di 500 euro al mese»

Erano sempre affaccendati intorno alla macchina da cucire ma una coppia di pensionati milanesi settantenni non era certo dedita a confezionare abiti o tendaggi per arrotondare la pensione. All’interno dell’apparecchiatura per il cucito in un appartamento di via Mortara a Milano gli agenti di Cinisello Balsamo hanno rinvenuto 5.300 euro in contanti e quasi due etti di cocaina. A sorprendere gli uomini guidati dal commissario capo Angelo Lino Murtas l’età dei due spacciatori, 72 anni lui, 70 lei che si sono giustificati dicendo di non riuscire ad arrivare a fine mese con la pensione percepita. Spiegazione giudicata insufficiente, così lui è finito in carcere, mentre la moglie, con qualche problema di salute, è stata solo denunciata.
I poliziotti sono riusciti a risalire ai due nonni pusher nell’ambito di un’indagine avviata a Cinisello Balsamo per contrastare lo spaccio di stupefacenti. Per giorni gli agenti si sono posizionati vicino all’ingresso del condominio in zona Navigli osservando che a Giuseppe Formenti e alla moglie Angelina continuavano a citofonare numerose persone. Un via vai che ha immediatamente fatto capire alle forze dell’ordine che i clienti dei due erano decine.
Passando vicino a un giovane che stava parlando con uno dei due pensionati, i poliziotti hanno sentito una frase senza senso che hanno pensato essere una sorta di parola d’ordine. L’intuizione si è rivelata esatta. Quando hanno citofonato pronunciando anche loro le stesse parole e chiedendo di poter comprare 70 dosi di cocaina, hanno ricevuto una risposta positiva. Avuto conferma del «lavoro» dei due nonni insospettabili, i poliziotti sono entrati nell’abitazione trovando così nella macchina da cucire più di un centinaio di dosi e oltre 5mila euro in contanti più 200 dollari, probabilmente provenienti da qualche straniero in visita ai Navigli desideroso non solo di vedere le bellezze del capoluogo meneghino ma di comprare anche la polvere bianca.I due etti di cocaina erano divisi in piccole confezioni che a prima vista potevano sembrare delle caramelle incartate singolarmente. Sull’involucro c’erano però strani simboli tracciati con un pennarello che i poliziotti hanno scoperto indicare la qualità della sostanza stupefacente.
Agli agenti di via Cilea la coppia di nonni si è giustificata dicendo di riuscire a malapena a far fronte con la pensione a tutte le spese; quel lavoro rappresentava per loro un modo per vivere una vita più dignitosa. Giuseppe Formenti, portato al carcere milanese di San Vittore, percepisce poco più di 500 euro al mese. Le indagini continuano per cercare di capire da chi i nonni comprassero a loro volta la cocaina.


Nei giorni scorsi a Brugherio, un operaio insospettabile, con due figli e una moglie con lavori precari, aveva tentato di rapinare gli uffici postali. Ai carabinieri che lo hanno arrestato ha raccontato di non riuscire a far fronte al mutuo, che negli ultimi mesi era aumentato di circa 200 euro.

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