Si parte con il botto il 10 giugno da Danzica, la città di Solidarnosc e Lech Walesa, contro la Spagna campione dEuropa e del mondo e fondata sul blocco Real-Barcellona; si vivrà a Cracovia, nella città dove Papa Wojtyla fu arcivescovo ai tempi del regime comunista; si spera di arrivare il 1° luglio a giocarsi il trofeo a Kiev. Dove ieri ha visto la luce lEuropeo dellItalia e delle altre 15 finaliste.
E se gli spagnoli erano lavversaria più quotata tra le teste di serie (ma li abbiamo battuti ad agosto a Bari e come dice il presidente Figc Abete «meglio stare con lei, visto che sono i favoriti»), la mano di Marco Van Basten ha deciso per gli azzurri la sfida più affascinante: quella con lIrlanda del «Giuan» da Cusano Milanino. Il veterano dei 16 ct presenti in Polonia e Ucraina con i suoi 72 anni, forte di un contratto appena rinnovato con la federazione di Dublino. Destino ha voluto che sarà lultima sfida del girone. «Peccato affrontare lItalia, mi auguro non sia una partita da dentro o fuori... Speriamo di non farci male», così il ct dei verdi che in tre sfide contro di noi non ha mai perso.
Prandelli contro Trapattoni, lallievo contro il maestro che gli ha già dato un piccola lezione a Liegi lo scorso 7 giugno in amichevole. «Volevamo evitarlo per tanti motivi - il primo commento del ct azzurro dopo il sorteggio di Kiev -. Lui ha voluto subito stemperare la tensione: aveva intenzione di andare in ritiro a Montecatini (a una quarantina di chilometri da Coverciano, ndr), ha detto che cambierà... Comunque è un girone difficile, dovremo arrivare preparati dal punto di vista mentale». E soprattutto con la coppia delle piccole pesti Cassano e Rossi.
Tra Furie Rosse, azzurri e verdi, proverà a inserirsi la Croazia di Bilic (43 anni, il più giovane dei ct finalisti con il portoghese Bento). «Abbiamo il privilegio di giocare contro le ultime due vincitrici dei Mondiali e con lIrlanda del Trap che è un genio, lotteremo con il coltello tra i denti». Sei precedenti dellItalia con i croati, una sorta di «bestia nera»: labbiamo battuta solo nel 1942 in unamichevole a Genova, poi due sconfitte interne e quella dolorosa a Ibaraki nel disgraziato Mondiale nippocoreano. Quello del Trap sulla panchina azzurra. In palio nei quarti lInghilterra di Capello o la Francia dellex interista Blanc, sempre che il vaso di coccio Ucraina (che gioca in casa) e la Svezia di Ibra non capovolgano il pronostico. «Dura trovare subito i transalpini, che ci hanno battuto a Wembley in amichevole - commenta Don Fabio -. Spero di evitare un quarto con lItalia, una delle due resterebbe a piedi». Inutile sottolineare la forza della Spagna di Del Bosque, padrona del calcio mondiale. Cè da riscattare la sconfitta ai rigori a Vienna nellultimo Europeo. «LItalia è unavversaria molto forte, ma in generale è un sorteggio complicato», così il ct iberico.
Giocare a Danzica e due volte a Poznan nel girone eliminatorio permetterà agli azzurri di evitare difficili spostamenti.
Da brividi il girone B con leterna sfida Germania-Olanda, il temibile Portogallo e la Danimarca probabile vittima sacrificale, molto debole lA con Polonia, Russia, Repubblica Ceca e Grecia.
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