Sedici anni di reclusione è la pena chiesta dal pm Chiara De Iorio - in rito abbreviato - per Roberto Scordamaglia, accusato dellomicidio di Massimiliano Benedet, la sera del 30 giugno dellanno scorso in via Jacopino da Tradate (piazza Prealpi). La sentenza è prevista per il 7 luglio.
Laccusa per Scordamaglia, che il giorno dopo laccaduto confessò di avere sparato a Benedet ma «solo per spaventarlo», è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi (una questione di debiti di droga), aggravante ritenuta dal Pm equivalente alle attenuanti generiche e riconosciute allaccusato. Amedeo Rizza, legale dellimputato, ha chiesto la derubricazione del reato in omicidio colposo aggravato.
La sera dellomicidio Benedet è giunto in via da Tradate, su un furgone e con un amico, Davide Traversa. Lintento, secondo quanto riportato dallimputato (poi costituitosi al carcere di Opera) era di regolare i conti con un conoscente, Giovanni Russo, la cui ragazza aveva litigato con quella di Benedet. Russo è sceso dal proprio appartamento in strada, dove ha incontrato Benedet che avrebbe cominciato a picchiarlo. Scordamaglia sarebbe quindi intervenuto in difesa di Russo, suo amico. Ma Benedet gli avrebbe intimato di non intromettersi perché tra loro cera già un debito irrisolto per droga.
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