È possibile che il signor Nicodemo Parolisi, quando ha deciso di aprire il fuoco contro un gruppo di romeni che stava succhiando benzina da un'auto in sosta in una strada di Rho, ritenesse di applicare a suo modo la nuova legge sul diritto alla legittima difesa della casa e delle sue pertinenze (e quale italiano non considera l'automobile una propria irrinunciabile propaggine?). Tuttavia la Procura ha ritenuto che i limiti della legge siano stati abbondantemente superati, anche perché uno dei ladri è stato colpito in pieno ventre e ha rischiato di rimetterci la vita. E così Parolisi si è ritrovato arrestato e rinchiuso a San Vittore con l'accusa di tentato omicidio.
Tutto inizia ieri notte quando un giovane romeno si presenta all'ospedale di Rho con una ferita da pistola all'addome. Mentre l'uomo viene operato d'urgenza, sono alcune connazionali arrivate in ospedale a raccontare, senza giri di parole, l'accaduto. Spiegando che poco prima, mentre rubavano benzina da unauto, erano state affrontate da un italiano armato di pistola che aveva fato fuoco ripetutamente e ad altezza d'uomo.
I carabinieri della compagnia di Rho hanno individuato senza troppi sforzi la strada della sparatoria e da lì sono risaliti al colpevole. Che ha subito ammesso di essere intervenuto perché temeva che a venire depredata del carburante fosse l'auto di alcuni parenti arrivati dal sud per il matrimonio del fratello, sostenendo però di avere sparato «un solo colpo in aria dal balcone di casa».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.