Roma

Dopo lo specchietto, arriva la truffa dell’orologio

Automobilisti, occhio all’orologio. Non è un invito alla fretta sulla strada, ma un avvertimento che viene direttamente dall’Arma dei carabinieri, per mettere in guardia i cittadini contro una nuova truffa, figlia naturale della ormai famosa «tecnica dello specchietto».
In quella, come molti hanno già da tempo hanno imparato, un altro automobilista chiedeva un risarcimento per la presunta rottura del retrovisore in seguito a un urto mai avvenuto. La vittima, per evitare grane con l’assicurazione, risarciva il furbone in silenzio e in contanti.
In questi giorni, però, nella capitale sta prendendo piede una sua nuova variante: stessa tecnica, oggetto diverso. L’orologio, appunto. «I truffatori - spiega il comandante della compagnia dei carabinieri Roma Trastevere, maggiore Cristiano Desideri - girano in piccoli gruppi, a piedi. Uno di loro urta volutamente un’auto in movimento con un polso, sul quale ha pronto un orologio già danneggiato. Immediatamente inizia a gridare, lamentando un forte dolore al braccio. L’automobilista allora in genere scende subito dall’auto preoccupato e, incalzato dai complici del truffatore, finisce spesso per risarcire subito e in contanti almeno il danno materiale». Le zone finora più colpite dalle «bande dell’orologio» sarebbero, secondo l’ufficiale, quelle molto trafficate, in particolare attorno a piazza Irnerio e via di Boccea (Aurelio): solo in questo quartiere, nell’ultimo mese e mezzo, ci sarebbero state almeno una trentina di denunce. Vittime predilette le donne sole in macchina, con la spesa, che hanno fretta di tornare a casa e preferiscono mettere in mano al presunto danneggiato qualche banconota e andarsene via.
«Le somme che le vittime consegnano ai truffatori vanno dai 20 ai 100 euro - continua ancora Desideri - e non possiamo escludere che il raggiro venga ripetuto più volte al giorno. I tre che abbiamo arrestato ieri, alle 10,30 del mattino, avevano già in tasca 150 euro. C’è poi un’ulteriore variante, quella del telefonino, rivolta in particolare contro gli uomini».
Come bisogna comportarsi in questi casi? «Bisogna sempre evitare qualunque forma di transazione sul posto - chiarisce Desideri -: se c’è un vero danneggiamento, allora si ricorre alle assicurazioni.

E se si ha il benchè minimo sospetto di essere raggirati, la cosa migliore è chiamare subito le forze dell’ordine».

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