Dopo lo «specchietto», ecco la truffa del cellulare

«Hai rotto il mio telefonino ora me lo ripaghi» Il malcapitato estrae il portafogli e viene rapinato

Dopo lo «specchietto», ecco la truffa del cellulare

Dopo la truffa dello specchietto (urtato e danneggiato in auto) e quella dello yogurt (versato sulle giacche di ignari passanti poi derubati del portafogli mentre l’impostore fa finta di aiutare il malcapitato a pulire il capo), ecco lo stratagemma del telenonino rotto. È l’ennesimo escamotage messo a punto da bande di professionisti del furto con destrezza, soprattutto nomadi che si aggirano in particolare modo nelle zone del centro, affollate di turisti ma anche di giovani «impegnati» nello struscio quotidiano. Le ultime segnalazioni arrivano dalle strade limitrofe al Vaticano, nei pressi di piazzale degli Eroi. L’ultima vittima è un ragazzo di vent’anni, A. R., rapinato in via Cipro.
Sempre lo stesso il modus operandi: in due, alti e robusti, si avvicinano alla vittima di turno. Uno la urta, si lascia scivolare dalle mani il telefono cellulare (già guasto in realtà) che cade a terra. «Guarda che hai combinato, ora il display si è rotto», inveisce contro il malcapitato. Il compare gli fa da spalla: «Sì, non vedi che gli sei andato addosso?». Il poveretto prova a reagire, ma quelli insistono. «Ci vorranno almeno venti euro per ripararlo», ribadiscono minacciosi. «Va bene - risponde alla fine quello esasperato - chiudiamo questa storia. Ecco ti dò venti euro così la facciamo finita». Ma appena fa per tirare fuori dalla tasca il portafogli, i due balordi glielo strappano dalle mani e si dileguano.

«Purtroppo - spiegano gli inquirenti - ogni giorno siamo alle prese con bande di ladruncoli e rapinatori che pur di “sbarcare il lunario” escogitano qualsiasi trucco. Vittime sono soprattutto gli anziani e donne sole, oppure giovanissimi indifesi».

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