Cultura e Spettacoli

Le 5 serie tv (più una) che hanno segnato il 2020

Un anno pieno di sfide per il mondo dello spettacolo, ma nonostante tutto l'universo delle serie tv è rimasto a galla regalando agli appassionati tanti prodotti degni di nota

Le 5 serie tv (più una) che hanno segnato il 2020

Per il mondo dello spettacolo il 2020 è stato un anno nefasto. Da dimenticare. La cultura si è chiusa a riccio nel rispetto delle ferree regole anti-contagio, che hanno messo in pausa (forzata) un comparto molto importante per la filiera economica del nostro Paese e del mondo intero. I cinema hanno ancora le serrande abbassate, ma quel mondo dove i sogni diventano parole e immagini, nonostante tutto è più vivo e florido che mai. Lo streaming ha resto tutto più facile e ha permesso alla settima arte di restare in vita e continuare a emozionare il pubblico e chi ha fame di cultura.

Le serie tv, ad esempio, sono state una vera costante di questo anno così complicato. E hanno trovato spazio grazie a tutti quei servizi a pagamento che hanno permesso al comparto di sopravvivere. Nell’anno della pandemia tante sono le serie tv degne di nota e alcune di queste hanno lasciato un’impronta quasi indelebile. E sono diventate di così vitale importanza perché, nel loro piccolo, fotografano la società di ieri e di oggi con uno sguardo attento e disamorato.

In vista delle feste di Natale, abbiamo selezione le 5 serie tv più importati dell’anno con una menzione speciale da non perdere.

L’amica Geniale

Trasmessa su Rai Uno fino al 2 marzo del 2020 e oggi disponibile sui RaiPlay, la fiction che è ispirata alla quadrilogia di Elena Ferrante è un vero e proprio fenomeno di massa. La storia si focalizza sulla vita di Elena Greco (Margherita Mazzuocco) e Lila Cerullo (Gaia Girace), due giovani donne che vivono in un quartiere di Napoli in pieno boom economico. Due donne, due volti, una storia di amicizia e di coraggio. L’amica Geniale è un racconto che è capace di toccare il cuore per dolcezza e affabilità, una storia di rivalsa, di amori, di sogni e desideri. Sullo sfondo c’è la Napoli operaria, la Napoli del boom economico, la Napoli che si rialza in piedi dopo una secondo conflitto mondiale che ha cambiato per sempre l’Italia. Due sono le stagioni prodotte, realizzate anche con la collaborazione della HBO, scritte e dirette da Saverio Costanzo. Una serie tv girata a Napoli e recitata in dialetto ma fruibile a tutti. Trasmessa anche in America con grande successo, ad oggi, secondo il New York Times, è una tra le serie tv europee più belle dell’anno.

Mrs. America

Il premio Oscar per The Aviator e Blue Jasmine porta in tv una storia (vera) che, con un occhio melanconico, racconta le donne e la vita negli Stati Uniti nel corso degli anni ’60. Cate Blanchett, iconica e sempre al top, racconta la vita di Phyllis Schlafly, casalinga, moglie, madre e attivista femminile. In un momento di grande fermento sociale e politico e in un momento in cui si intravedeva già la nascita dei momenti pro diritti umani, la serie esplora le battaglie culturali che hanno cambiato l’America e in mondo intero. Con uno sguardo femminista e molto appassionato, Mrs. America celebra una pagina estremamente attuale della nostra contemporaneità. Trasmessa negli States ad aprile, i 9 episodi sono oggi disponibili su Tim Vision.

The Crown

Da parte del pubblico c’è sempre grande interesse quando si parla di famiglie reali, soprattutto quando l’attenzione si sposta sulla british royal family. E Netflix, in tutta la sua grandezza, ha voluto omaggiare il regno di Elisabetta II con una monumentale serie tv che racconta il lato umano dei Windsor. La stagione 4 di The Crown è disponibile dal mese di novembre e ha fatto molto parlare di sé perché ha aperto una parentesi su gli anni più turbolenti della famiglia reale. Al centro del racconto c’è la storia tra il Principe Carlo e Lady Diana Spencer. E non solo, si getta uno sguardo alla situazione socio-culturale del Regno Unito durante gli anni di Margaret Thatcher, la famigerata Lady di Ferro. Una stagione che ha funzionato proprio perché ha regalato un ritratto dolce-amaro di una tra le famiglie reali più ambite d’Europa. Sono state già confermate altre due stagioni che entreranno in produzione solo dal 2022

We are who we are

Luca Guadagnino è un regista italiano di fama mondiale. Diventato celebre grazie a Chiamami col tuo nome e al documentario su Ferragamo, il 2020 ha segnato il suo debutto in tv con una miniserie di grande interesse. O la si ama o la si odia. Trasmessa in America su HBO e qui in Italia su SKY quasi in contemporanea, We Are Who We Are racconta il percorso di crescita di due giovani ragazzi che vivono in una base militare statunitense a Chioggia. Il regista, con le sue doti di abile romanziere, è riuscito a fotografare, con grazia, il passaggio verso l’età adulta dell’irrequieto Fraser (Jake Dylan Spencer) e dell’indecisa Caitlin (Jordan Kristine Seamòn). Una serie precisa, compita e molta evocativa che affronta tematiche forti senza lesinare nei dettagli. Baciata dal successo per ora non è prevista una seconda stagione.

Gangs of London

Come un tornado, arriva sui nostri schermi una serie bella, bellissima, forte e vibrante come un pugno nello stomaco. Sulla scia di Gomorra, gli inglesi hanno realizzato Gangs of London. In quella città così cosmopolita, il pubblico viene trascinato nella vita della famiglia Wallace e i loro traffici illegali. Alla morte del patriarca, il giovane Sean (Joe Cole) si trova a gestire l’impero della droga e del traffico di armi lasciato in eredità dal padre. Un impero traballante, pronto ad esplodere a causa di lotte intestine e losche trame d’affari. E sullo sfondo di una Londra rurale, prende forma una lotta per il predominio della criminalità organizzata. Successo di pubblico e critica, in Inghilterra la serie tv è stata premiata con ascolti record. Qui in Italia è disponibile per gli abbonati a Now Tv. La prima stagione è composta 8 episodi dal fascino magnetico, e si profila all’orizzonte anche un nuovo capitolo della saga malavitosa dei Wallace.

Menzione speciale: La Regina degli Scacchi

Nessuno avrebbe speso un centesimo su questa serie tv di Netflix e invece, in poco tempo, e grazie al passa parola, La Regina degli Scacchi è diventata una delle produzioni del colosso dello streaming più viste e commentate di questo 2020. Al centro della vicenda c’è la storia vera di Beth Harmon (Ana Taylor-Joy), bambina prodigio che ama giocare agli scacchi. La narrazione segue la protagonista fin dall’età di otto, esplorando anche il rapporto con la società in cui vive e la sua lotta con la dipendenza da alcol e farmaci. Una serie da vedere tutta d’un fiato per apprezzare e conoscere più a fondo l’America degli anni ’50. Sette gli episodi prodotti, ispirati al romanzo di Walter Tevis.

Ed è disponibile nel catalogo italiano di Netflix.

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