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"Fate soldi pure sulle mascherine". Ignazio e Cecilia travolti dalla bufera

Piovono polemiche su Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez, che da qualche giorno sponsorizzano un brand di mascherine sui loro profili social

"Fate soldi pure sulle mascherine". Ignazio e Cecilia travolti dalla bufera

Mascherine sì, mascherine no. Ora che si è imposto l'obbligo di utilizzo per tutti sono spuntate come funghi le inserzioni di dispositivi di copertura (né medici, né tanto meno di sicurezza) per bocca e naso. Moltissimi brand hanno intuito la potenzialità di questo business e hanno avviato la produzione di mascherine alla moda, di ogni foggia e colore, che vengono sponsorizzate sui social dai personaggi più noti. Una nuova moda che però sembra non incontrare il gradimento del pubblico social, che la ritiene solo un modo per speculare su una disgrazia che ha portato alla morte di migliaia di persone. Gli ultimi a finire nel mirino della rete sono stati Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez, che non solo sponsorizzano mascherine sui loro profili social durante la quarantena a Trento, ma addirittura hanno collaborato alla realizzazione di una linea che viene pubblicizzata con intensità sui loro profili.

Nelle immagini condivise da Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez si intuisce che si tratti di mascherine pensate per un pubblico femminile e maschile, che in qualche modo riportano le sembianze dei due influencer. "L'idea è nata dal nostro desiderio di continuare a rivolgere un sorriso alle persone che incontriamo per strada", hanno scritto i due ragazzi mostrandosi felici e innamorati con le loro nuove mascherine. Vengono prodotte da un brand italiano che ha deciso di aggiungere le mascherine al proprio catalogo, nient'altro che un accessorio di moda visto che non può essere considerato nè un DPI e nemmeno un dispositivo medico. Il design è stato curato da un grafico italiano, Gianpiero D'Alessandro, che ha preso spunto dal sorriso di Ignazio Moser e dalle labbra di Cecilia Rodriguez per la realizzione dei disegni. Parte del ricavato delle mascherine, stando a quanto affermano i due giovani verrà devoluto alla Caritas, impegnata nel sostegno delle famiglie in difficoltà. Nemmeno questo gesto ha ammorbidito il popolo del web, che in questa nuova iniziativa vede solo un altro mezzo per guadagnare.

"Sì sì, certo. E a specularci sopra. Non gli bastano tutti i soldi che già hanno", ha scritto un utente commentando la notizia. C'è chi non ha usato mezzi termini, apostrofandoli come "Avvoltoi" e chi mette in dubbio l'aspetto solidale dietro la scelta di lanciare le nuove mascherine: "L'idea è nata dal business.

" Numerose polemiche sono nate anche intorno al prezzo del dispositivo: "20 euro per questo orrore, quando la gente non può permettersi mascherine da 1,50 euro." Ignazio e Cecilia replicheranno a queste accuse?

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