Coronavirus

Coronavirus, l'evento One World Together at Home chiuso da Andrea Bocelli

One World Together at Home ha omaggiato l'Italia con le testimonianze dei medici e con la straordinaria esibizione di Andrea Bocelli, che insieme a Celine Dion, John Legend e Lady Gaga ha cantato The Prayer in italiano

Coronavirus, l'evento One World Together at Home chiuso da Andrea Bocelli

Con i concerti fermi in tutto il mondo, i cantanti stanno trovando strade diverse per continuare a intrattenere e stare vicini ai loro sostenitori. Lo abbiamo visto nelle scorse settimane in Italia, dove tantissimi artisti, dopo aver allietato tanti pomeriggi sui social, si sono riuniti per dar vita a #musicacheunisce. Un evento simile, ma con nomi di caratura internazionale, ha visto come promotrice Lady Gaga, che ha invitato tantissimi cantanti e performer a un evento straordinario che è stato trasmesso in streaming in tutto il mondo. One World Together at Home ha avuto un'eco straordinaria per la grandezza dei nomi che vi hanno partecipato.

Sui social, l'hashtag ufficiale del concerto ha riscosso un successo straordinario. Centinaia di migliaia di persone hanno seguito su Twitter, Instagram e Facebook le esibisioni degli artisti che, dalle loro case, hanno regalato una lunga serata di svago al mondo. Non c'è solo l'Italia in lockdown, sono tantissimi i Paesi che hanno seguito il nostro esempio e che hanno deciso di chiudere momentaneamente le attività produttive e commerciali per contenere la diffusione del virus, ormai da oltre un mese in stato pandemico. Chi continua a lavorare sono gli operatori sanitari, i volontari e le figure professionali che ogni giorno garantiscono l'igiene delle città e degli ospedali, i professionisti della produzione e distribuzione alimentare. A loro è stato dedicato l'evento One World Together at Home, un modo per ringraziarli di tutto il lavoro svolto finora. L'evento è durato 8 ore, un lunghissimo abbraccio virtuale che ha stretto il pianeta all'ombra della musica, che in momenti come questi è una delle poche soluzioni per tenere alto il morale

Lady Gaga ha voluto fare le cose in grande e così, dalle 20 italiane e fino all'alba, sugli schermi dei computer e degli smartphone di tutto il mondo si sono alternati cantanti straordinari, per una scaletta forse irripetibile, che ha reso One World Together at Home un evento storico. John Legend, Taylor Swift, Billie Eilish, Elton John, The Rolling Stones, Beyoncè e Celine Dion, solo per citare alcuni degli artisti che si sono alternati dalle loro abitazioni. Tutto questo è stato voluto da Lady Gaga, in collaborazione con il movimento Global citizen, per sostenere l'OMS e raccogliere fondi da utilizzare contro il coronavirus. Poche ore fa, la cantante ha annunciato che l'evento ha permesso di raccogliere quasi 130 milioni di dollari, esattamente 127,9. Tra i tanti nomi internazionali, però, c'è stato anche il grande omaggio all'Italia. Andrea Bocelli è stato il protagonista del gran finale dell'evento e insieme a Celine Dion, Lady Gaga a John Legend ha intonato una strofa di The Prayer in italiano. L'altro grande artista italiano a prender parte a One World Together at Home è stato Zucchero.

La presenza italiana non si è limitata a questo, perhè negli intermezzi sono intervenuti diversi medici italiani, che hanno raccontato il loro lavoro in prima linea per la risoluzione dell'emergenza. Tre donne in camice bianco, medici di tre ospedali del nostro Paese, hanno parlato al pianeta delle difficoltà e dell'importanza del loro lavoro in piena pandemia. "Quando sarà tutto finito andremo a mangiare una pizza", ha detto la cardiologa dell'ospedale Auxologico di Milano, la dottoressa Silvia Castelletti. "Vedere le immagini dei camion militari che trasferivano le bare fuori dalla Lombardia mi ha impressionato molto", ha raccontato con emozione la dottoressa Giovanna Panzironi, medico radiologo a Roma, mentre sugli schermi passavano le immagini dei convogli miliari, una delle scene simbolo che rimarrà nella storia del nostro Paese. "Il momento migliore è quando un paziente riprende a respirare da solo.

Per favore non dimenticate mai le persone che lavorano per la vostra salute", è stato l'appello di Maria Luisa Azzolini, medico in prima linea all'ospedale San Raffaele di Milano nel reparto di terapia intensiva.

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