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Dispiace, ma non è l'anno degli inglesi

Zero punti all'Eurofestival, gli Europei persi ai rigori e l'oro mancato nella staffetta olimpica per un centesimo: non è l'anno degli inglesi

Dispiace, ma non è l'anno degli inglesi

Poveri inglesi, per loro 'sto 2021 è davvero complicato da mandare giù. Tutto è iniziato ad Amsterdam a maggio, quando i Maneskin hanno dominato l'Eurofestival. Cosa c'entrano gli inglesi con la band romana? In realtà nulla, visto che in quell'occasione furono i francesi a rosicare per la nostra vittoria e il loro secondo posto. Tuttavia, ricostruendo l'intero quadro, non può non saltare all'occhio l'ultima posizione del concorrente inglese all'Eurofestival.

Che poi uno può anche dire "vabbè, un giro a vuoto capita a tutti". Ed è vero, ma gli inglesi ad Amsterdam sono tornati a casa con zero punti. Zero. Nessuno ha mai fatto peggio di loro. Non hanno preso voti né con la giuria e nemmeno con il pubblico. E in più, come se non bastasse la batosta dell'ultimo posto con il punteggio fermo al palo, ad alzare il trofeo è stata una rock band italiana. E come possono i sudditi di Elisabetta II accettare che a portare a casa l'ambito riconoscimento siano gli italiani, quelli del mandolino, con un genere che si vantano di aver inventato loro?

E infatti non l'hanno digerito. Ma sono stati zitti e buoni, seguendo il consiglio dei Maneskin, per circa un mese. In cuor loro speravano di prendersi la loro rivincita agli Europei di calcio per portare a Londra quella coppa che manca dal... Ah no, non l'hanno mai vinta. Il 2020, diventato poi 2021, sarebbe potuto essere l'anno giusto, soprattutto perché la finale è stata a Wembley, il tempio del calcio inglese. E invece gli ha detto male anche stavolta. Gli inglesi ci credevano tantissimo in questa competizione. Erano talmente certi di liquidare la "pratica Italia" che qualcuno s'era addirittura tatuato la coppa prima della finale.

Stavolta, però, agli inglesi la bile è scoppiata. Se per l'Eurofestival erano riusciti a trattenersi affidandosi all'ultimo rimasuglio di aplomb inglese, dopo Wembley sono esplosi. Tra boicotaggi ai ristoranti italiani, vacanze a Roma annullate e petizioni per ripetere la finale degli Europei, le hanno davvero provate tutte per esprimere il loro disprezzo verso gli italiani mentre noi ci siamo un po' divertiti con qualche sano e goliardico sfottò.

Quando poi l'euforia europea sembrava ormai vicina alla fine, ecco che arrivano le Olimpiadi. Fino al 1 agosto l'Italia ha fatto il suo, senza infamia e senza lode. Poi è però sceso in pista Marcell Jacobs e da lì gli inglesi hanno capito che qualcosa per loro iniziava a girare storto. Ancora una volta. L'atleta inglese viene squalificato per una falsa partenza e si trovava proprio di fianco all'Azzurro, che con una gara perfetta è andato a vincere l'oro olimpico.

Prima stoccata per gli inglesi, che incapaci di buttare giù anche questo rospo hanno mosso accuse infamanti nei confronti di Marcell Jacobs. Non vincere non è mai bello, però non saper perdere forse è ancora peggio. Ma non è certo finita qui, perché poi è arrivata la staffetta 4x100 e in pista, insieme alla squadra italiana, c'era anche quella inglese. La buona sorte - che in questo pazzo 2021 sta sorridendo all'Italia - ha voluto mettere ulteriore pepe sulle ferite dei sudditi di sua maestà. Non si accontentava di far vincere (ancora) l'Italia ma ha voluto che vincessimo per un centesimo di secondo con un estremo allungo di Filippo Tortu. E pensare che gli inglesi stavano già esultando, pronti a vendicarsi per la finale persa di Wembley.

Sarà per la prossima volta guys, d'altronde per voi parla la storia.

A capo del regno non c'è più la regina Vittoria, c'è Elisabetta II.

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