Cultura e Spettacoli

Desiderio, il re del surrealismo popL'artista ha girato anche un film a Cuba seguendo le tracce del Che

Desiderio, classe 1978, nato a Milano, residente a Terni ora «cittadino» dell'Avana, è l'artista che ti aspetti; ha studiato allo Ied di Roma, poi ha girato l'Europa, Berlino, Amburgo, Parigi, fino ad approdare a Cuba. Tanto per non farsi mancare niente, tra maggio e luglio, ha girato per tre mesi l'Avana con un amico cubano, cavalcando un vecchio sidecar russo della seconda guerra mondiale, sulle orme del mitico viaggio in motocicletta che Che Guevara intraprese nel 1952 nei paesi latinoamericani. Ne ha tratto un film, Ahora di llego che sarò presentato al festival del Cine Latinoamericano de La Habana. Per quanto riguarda la pittura, suo primo amore, Desiderio guarda al «surrealismo pop» (una corrente che negli Usa si oppone al minimalismo e al concettuale con artisti come Mark Ryden e Ray Cesar): nelle tele, spesso di grandi dimensioni, l'immaginario postmoderno delle merci e dei feticci, si stravolge in atmosfere oniriche dissacranti e grottesche. Soprattutto bambini, ma anche vecchi, animali travestiti, e poi giocattoli meccanici vintage, riempiono lo spazio che fa da sfondo, città distrutte, cantine buie, camere disabitate che sono i luoghi tipici dell'orrore delle fiabe. Gli oggetti dell'infanzia, bambole e burattini, vengono ritratti nella loro inquietante distanza da noi, come se fossero animati di una loro propria esistenza, nell'attimo quando, presi da un incubo, accendiamo la luce e per un istante il sogno sembra prolungarsi anche da svegli.

E così anche i bambini e le bambine, mentre si trastullano in giochi o in pose all'apparenza innocue, guardano lo spettatore angosciati, oppure con fare sornione svelano l'essenza delle cose, e cioè la malvagità che è in ciascuno di noi fin dagli albori e che nei ragazzini talora esplode come gioiosa innocenza.

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