Cultura e Spettacoli

"Difendiamo la natura... Ma tanto lei ci estinguerà"

Lo scrittore Massimiliano Parente e lo youtuber Willy Guasti si confrontano sull'ecologia

"Difendiamo la natura... Ma tanto lei ci estinguerà"

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«Il video che mi ha portato improvvisamente un picco di follower è stato quello sui ragnetti rossi». A parlare è Willy Guasti, che su Youtube è ZooSparkle, un canale di divulgazione scientifica sugli animali con settantamila iscritti.

Sarà che ormai guardo più Youtube che la televisione, e appena posso intervisto un youtuber bravo tra i molti cretini che popolano la rete. Ho intervistato per il Giornale VeloX per i videogiochi, i The Show per l'intrattenimento, Jack Nobile per la magia, Barbascura X per la scienza (brutta), Adrian Fartade avrei voluto perché secondo lui io sono troppo di destra, e stavolta ho chiamato Willy, che con i suoi grandi occhiali rotondi sembra un personaggio di un cartone animato. «Ragnetti rossi?».

«In realtà sono acari, che tutti si chiedono perché compaiono all'improvviso sui muri». Volevo chiedergli dell'iguanodonte, del magalocero, del mosasauro, dell'hoatzin, l'uccello puzzolente, ma alla fine ho pensato che è molto meglio che vi vediate i suoi video, e ho pensato che alla fine io sono fatto per rompere le scatole alle persone, soprattutto alle persone buone, e Willy è una persona buona.

Così ho voluto portarlo su un piano che a me sta molto a cuore, ossia la salvaguardia del pianeta. Nel senso che non me ne frega proprio niente, magari Willy mi convince. Lo so che sbagliano coloro che negano il surriscaldamento globale, è una realtà, ma dall'altra parte anche questo voler salvare specie animali o perfino gli uomini che ci saranno tra cento o duecento anni non mi appassiona. Nel senso: se sono gli esseri umani il problema, gli esseri umani si estingueranno e il pianeta Terra se la caverà meglio senza di noi, e i panda si estingueranno comunque, perché li stiamo tenendo in vita noi. «Perché sei egoista e miope» mi dice Willy. «Noi umani stiamo causando la sesta estinzione di massa». Ok, quindi ce ne sono state cinque prima a prescindere da noi. «A causa della natura che tanto amate» obietto. «Questa è solo una provocazione, la natura non c'entra». Non c'entra? «C'entra ma non c'entra come intendi tu ma chi sei tu?». «Parente, uno scrittore, uno dei più grandi scrittori italiani». Quando mi presento così, con sincerità, restano sempre tutti un po' spiazzati, penseranno che sono pazzo. «Non leggo romanzi» dice. «Eh, problema tuo, io invece leggo anche molti saggi scientifici».

Gli faccio notare che le altre cinque estinzioni di massa sono avvenute prima della comparsa dell'uomo, la natura ha annientato per i fatti suoi il 90% delle specie viventi. «Forse non hai capito, noi stiamo tagliando lo stesso ramo sui cui siamo seduti» mi dice con voce lievemente stizzita. «Ho capito, ho capito, non è una figata?». Silenzio. «Ma tu scherzi?». «Tanto la natura è il più grande campo di concentramento dell'universo. Al confronto Hitler è un dilettante» butto lì. Willy comincia a innervosirsi, sento che mi odia. «Non ho questa idea della natura basata sullo sterminio, noi abbiamo il dovere, come specie, di salvarla da quello che le stiamo facendo». Il dovere? Mmm. Obietto che noi siamo parte della natura. Siamo la natura che distrugge la natura. Per salvarla dovremmo andare contronatura. Che si può benissimo fare, ma non in nome dell'essere parte della natura. «No, non siamo parte della natura». «Come no?». «Cioè sì». «Sì o no?». «Apparteniamo a uno schema più grande». «Uno schema più grande?», ho un dubbio. «Sei un creazionista?». «No, non propriamente». Ho capito, è un creazionista.

Al che mi viene in mente un'obiezione che farei a ogni ambientalista: «Sei favorevole all'asteroide che sterminato i dinosauri e tantissime specie viventi?». «In che senso favorevole?». «Nel senso che l'asteroide è stata una catastrofe naturale, senza quell'estinzione non ci saremmo stati noi, e dunque neppure gli ambientalisti».

Willy sta in silenzio, sento come un rumore di rotelle che si inceppano, credo si sia pentito di avermi risposto al telefono, sento che mi odia. Perché Willy è buono. Dice: «Sei veramente miope. Non pensi a quello che sarà tra venti, cinquanta, cento, duecento anni». «Ma se io sono miope, tu che non pensi a quando tra un miliardo di anni il Sole avrà inglobato la Terra? Duecento anni sì ma un miliardo no? Sempre di non nati e estranei futuri stiamo parlando». Willy interrompe la conversazione e mi dice «ora basta, è stata l'intervista più allucinante che io abbia mai fatto». Io invece l'ho trovata divertente.

Io ogni caso guardate i suoi video, Willy è bravo, e anche buono, un adorabile cucciolotto.

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