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La spilla, l'abito, il tributo: il discorso "personale" della Regina

Come ogni anno la regina Elisabetta ha pronunciato il suo discorso alla nazione, il primo senza il principe Filippo

La spilla, l'abito, il tributo: il discorso "personale" della regina Elisabetta

Il tradizionale discorso natalizio della regina Elisabetta doveva essere un tributo “particolarmente personale” al principe Filippo, come aveva assicurato un insider al Telegraph. Così è stato. Un messaggio scritto e pronunciato nel ricordo del duca di Edimburgo, scomparso lo scorso 9 aprile, con una regina Elisabetta apparsa in forma, di rosso vestita e con un’espressione decisa, orientata verso il futuro.

Il discorso

Sua Maestà ha registrato il suo discorso giovedì 23 dicembre 2021, seduta alla sua scrivania nella White Drawing Room del Castello di Windsor. Come sempre il messaggio è stato diffuso alle tre del pomeriggio (le quattro in Italia) del 25 dicembre. Inoltre, lo scorso 24 dicembre, Buckingham Palace ha anticipato il tradizionale appuntamento con la diffusione di una foto scattata durante le riprese del discorso, una specie di "trailer fotografico". Il discorso si è aperto con alcune immagini del principe Filippo con la sovrana, primo tributo al compianto duca.

Proprio a lui è andato il primo pensiero di Sua Maestà, che ha dichiarato: "Sebbene il Natale sia un tempo di grande felicità e allegria per molti, può essere un periodo difficile per quanti hanno perso i loro cari. Quest'anno, in particolare, ne capisco il motivo...Nei mesi successivi alla morte del mio amato Filippo ho trovato grande conforto dal calore e dall'affetto dei tanti tributi alla sua vita e al suo lavoro da tutta la nazione, il Commonwealth e il mondo. Il suo senso del servizio, la sua curiosità intellettuale e la capacità di trarre divertimento da ogni situazione erano irrefrenabili...Ma la vita, naturalmente, consiste in separazioni finali, come anche in primi incontri e [Filippo] manca tanto a me quanto alla mia famiglia. So che avrebbe voluto che ci godessimo il Natale. Sentiamo la sua presenza...".

Poi la sovrana ha fatto un inevitabile riferimento alla pandemia: "Di nuovo il Covid non ci ha permesso di celebrare il Natale come avremmo auspicato, ma possiamo ancora goderci molte tradizioni: i canti natalizi, la decorazione dell'albero, dare e ricevere regali, guardare il nostro film preferito, di cui già conosciamo il finale. Non stupisce che le famiglie spesso custodiscano gelosamente le loro usanze natalizie. Vediamo i nostri figli accogliere i ruoli, le tradizioni e i valori che significano così tanto per noi, come questi sono passati da una generazione all'altra, talvolta aggiornati in base ai tempi che cambiano. Lo vedo nella mia famiglia ed è fonte di grande felicità".

L'attenzione della Regina si sposta ancora sul duca di Edimburgo: "Il principe Filippo è sempre stato consapevole di questo passaggio di testimone. Prendeva molto seriamente la tutela dell'ambiente e sono indicibilmente orgogliosa che il suo lavoro pionieristico sia stato preso e amplificato dal nostro primogenito Carlo, da suo figlio William e supportato egregiamente da Camilla e Catherine".

La regina Elisabetta ha dedicato una piccola parte del suo discorso anche al suo Giubileo di Platino, "un'opportunità per le persone di apprezzare la solidarietà, una possibilità per celebrare i cambiamenti degli ultimi settanta anni". Per la monarca, poi, il Natale "è un tempo dedicato ai bambini..." ma "forse è più corretto dire che il Natale può parlare al bambino che è in ognuno di noi...I bambini insegnano a tutti una lezione...come nella storia del Natale, che nella nascita di un bambino c'è una nuova alba con un potenziale senza fine".

L'ultimo riferimento della Regina è al vero protagonista del Natale, Gesù, "un uomo i cui insegnamenti sono stati tramandati di generazione in generazione e sono il fondamento della mia fede. La sua nascita segna un nuovo inizio...Auguro a tutti voi un felicissimo Natale". Le parole chiave del discorso sono "tradizioni", "famiglia", "solidarietà". Elisabetta II attinge al passato, ai suoi ricordi personali con Filippo e la royal family per trovare lo slancio che le consente di guardare al futuro. Un po' come un albero che ha bisogno delle radici per far crescere i suoi rami. Nella nascita di un bambino e di Gesù stesso la sovrana trova la rinascita del nostro mondo dopo il buio della pandemia.

La spilla e la foto in ricordo di Filippo

Il vero protagonista del discorso della regina Elisabetta è stato il principe Filippo. Non poteva essere altrimenti. Questo è il primo Natale della royal family senza di lui. Per la prima volta la sovrana ha diffuso il suo tradizionale messaggio di auguri sentendo il peso dell’assenza del marito. Un vuoto che ha tentato di colmare anche attraverso il linguaggio non verbale, con due dettagli che catturano immediatamente l’attenzione. Il primo è la fotografia del duca di Edimburgo, che la sovrana ha voluto alla sua destra durante il discorso. L’unico scatto presente sulla sua scrivania.

Non ci sono ritratti dei figli, dei nipoti o dei bisnipoti. La fotografia immortala la Regina e il marito nella tenuta di Broadlands (Hampshire), per le loro nozze di Diamante, nel 2007. Nell’immagine Elisabetta e Filippo s scambiano uno sguardo sorridente e complice, ricordo di una vita passata insieme. Il secondo dettaglio, invece, riguarda la spilla indossata dalla regina Elisabetta, la Sapphire Chrysanthemum Brooch. Si tratta di un gioiello in zaffiri e diamanti a forma di crisantemo, come evidenzia il nome. La regina Elisabetta lo ricevette in dono quando era ancora una principessa, nel 1946, in occasione del varo della petroliera “British Princess” (il cui nome, naturalmente, non è un caso).

Sua Maestà ha indossato la spilla diverse volte: nell’aprile del 1948, quando inaugurò il memoriale dedicato al presidente Roosevelt a Grosvenor Square, a Parigi, nello stesso anno, durante una visita alla Cardiff University (2000), solo per citarne alcuni. Gli eventi famigliari, però, sono quelli che ci interessano di più. La sovrana sfoggiò il gioiello nel 1947, durante la luna di miele a Broadlands, per una serie di scatti ufficiali insieme al duca di Edimburgo. Lo rivediamo nell’ottobre del 1950, per un ritratto insieme al principe Filippo, al principe Carlo e alla principessa Anna.

Infine la Sapphire Chrysanthemum Brooch è ben visibile anche nella fotografia che sua Maestà tiene sulla scrivania durante il discorso natalizio di quest’anno, scattata per il 60esimo anniversario di matrimonio. La spilla ha impreziosito molti momenti privati della Regina. Evoca la storia d’amore tra Filippo ed Elisabetta e, allo stesso tempo, rimanda a una delle “cornici” più romantiche e suggestive della loro vita matrimoniale, Broadlands. Con pochissimi particolari ben studiati la regina Elisabetta ha riportato alla luce il passato, un mondo che non c’è più, intrecciando riferimenti diversi per ricreare l’atmosfera dei suoi anni con Filippo.

Per il suo discorsonatalizio, poi, la sovrana ha indossato un abito rosso, scelto con la sua stylist Angela Kelly e le immancabili perle. Il colore richiama il Natale, anzi, sarebbe più giusto dire che il rosso è il colore natalizio per eccellenza. Però dietro a questa scelta ci potrebbe essere anche un altro significato. Di solito, infatti, la regina Elisabetta indossa la Sapphire Chrysanthemum Brooch su abiti dalle diverse sfumature di blu, colore che ispira calma. Il rosso, invece, evoca la forza, l’audacia, la vitalità, la passione.

Forse Sua Maestà vuole mostrarci la sua tempra, la caparbietà di una donna che ama la vita e ha ancora molto da dare. Nello stesso tempo ci incoraggia ad affrontare le avversità, a credere che troveremo una via d’uscita, ad apprezzare ogni singolo istante.

La sua determinazione è sottolineata dalla postura eretta ma non rigida e dall’espressione seria, ma serena, di una sovrana che ha affrontato mille tempeste, ma non si è mai persa d’animo.

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