Coronavirus

Donatella Rettore: "Coronavirus? Ho fatto pure la Sars"

La cantante ha svelato al quotidiano "Libero" come ha vissuto l'ultimo mese tra biopsie, tumore e pandemia, svelando di aver contratto dieci anni fa la Sars: "Pensavo di averla scampata"

Donatella Rettore: "Coronavirus? Ho fatto pure la Sars"

"Non riesco a capire quello che sta succedendo a me, visto quello che sta capitando in giro", comincia così l’intervista di Donatella Rettore al quotidiano Libero. In un momento in cui nel mondo sembra si muoia solo di Covid-19, la cantante sta combattendo la sua personale battaglia contro un tumore al seno. Nei giorni scorsi il suo post sui social, dove annunciava di doversi sottoporre a un intervento d’urgenza, aveva fatto molto scalpore, spostando per un momento l’attenzione mediatica dalla pandemia.

A "Libero" Rettore ha raccontato il suo ultimo quello in cui, mentre l’Italia e il mondo affrontavano l’ondata di contagi da coronavirus, lei scopriva di avere un tumore. Le visite, il primo intervento e poi il responso, negativo, di quelli che mettono paura e la seconda operazione d’urgenza. A 66 anni la cantautrice di Castelfranco Veneto però non molla, è positiva e non pensa alla morte come opzione: "Non morirò, almeno non ora".

Il suo è un dramma nel dramma. Donatella Rettore era in ospedale quando è scoppiata la pandemia e la paura di contrarre il virus in un momento in cui il suo fisico non era forte abbastanza le ha attraversato la mente: "In ospedale ho avuto paura di prendere il virus, sì. Io ero in oncologia, che ovviamente era separata dalla virologia. Ma non si sa mai. "Qui non c'è il virus, vero?", chiedevo ai medici. Volevo fare il tampone, ma non ce n'erano, mancava il reagente". Lei era già scampata alla Sars, nel 2009, quando in Italia c’erano pochi casi lei si ammalò: "Sembro abbonata. In giro c'erano solo quattro casi, all'epoca vivevo a Roma. Sono talassemica, non ho gli anticorpi. Ho l'anemia mediterranea. Mi auguro che Burioni annunci: "Io ho il vaccino". Voglio vedere adesso che dicono i no-vax".

Donatella Rettore ha confessato di aver ricevuto l’affetto e la solidarietà di tantissime persone, sconosciuti ma anche volti famosi, come Mara Venier, Simona Ventura e Giusi Ferreri. Mentre i suoi colleghi scrivono canzoni sul virus (ma lei vorrebbe cantare di leggerezza e allegria, ndr), Rettore pensa ai concerti che ha dovuto posticipare: "Avevo 15 date fissate, una scaletta fantastica, con i miei musicisti giovani e scatenati.

Vediamo…".

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