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Violenze, spaccio e malavita: arriva Black Mafia Family

Un viaggio nel cuore degli anni '80 e nella cultura black tra droga e malavita organizzata. In streaming c'è la Black Mafia Family

Violenze, spaccio e malavita: arriva Black Mafia Family

Cosa c'è da vedere in tv oltre le pandemie e alle storie post-apocalittiche? Non possono mancare le epopee criminali. Da diversi anni a questa parte c’è un grande interesse nel raccontare, sotto forma di serie tv, il mondo della malavita organizzata. Storie vere ma romanzate, storie violente, crude, sporche, storie di riscatto e di redenzione. Un espediente che in America (ma anche in Italia) ha funzionato moltissimo, trovando un pubblico disposto a lasciarsi sedurre da storie familiari legate alla crininalità. Tanti sono gli esempi, come I Soprano e The Wire per i citare i più famosi, senza dimenticare la saga di Power e quella italiana – dal respiro internazionale – di Gommora. A queste si aggiunge Black Mafia Family, pubblicizzata con l’acronico BMF.

Si tratta della nuova serie americana di Starz, qui in Italia disponibile in streaming su StarzPlay dal 26 settembre con un episodio ogni venerdì. Prodotta da 50 Cent, arista poliedrico della musica hip-pop che aveva collaborato anche alla realizzazione di Power diventando persino l’antagonista delle prime tre stagioni, la serie tv si sofferma su un determinato periodo storico e racconta di due fratelli che hanno fondato un vero e proprio impero del crimine. Neanche il tempo di andare in onda che Black Mafia Family ha già ricevuto l’ordine per una seconda stagione. Per ora sono previsti 8 episodi da un’ora ciascuno.

Gli anni ’80 a Detroit, la trama della serie tv

Nella periferia della contea di Wayne, principale centro abitato dello Stato del Michigan, la storia si sofferma su due giovani fratelli che vivono nei bassifondi. Demetrius, che si fa chiamare Lil Meech Flenory, e Terry, soprannominato Southwet T, sono cresciuti troppo in fretta in una città che ruba i sogni e le aspirazioni dei più giovani, fagocitati da soldi facili e una criminalità che serpeggia nelle strade. Vissuti con due genitori che credono di risolvere tutti i loro problemi affidandosi alla parola di Dio, Demetrius e Terry molto presto decidono di crearsi da soli la propria fortuna.

Sono gli anni ’80 a Detroit, un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali. Mentre la città trova la sua rinascita diventando la capitale della musica rap, Terry e Demetrius cominciano a muoversi tra le strade più desolate. Nascono come spacciatori poi diventano persino produttori di droga. Non è facile però restare a galla in un mondo così pericoloso. E se da una parte i due fratelli non vogliono perdere la propria identità, dall’altra sono costretti a scendere a patti con i propri nemici pur di sopravvivere. Le loro capacità imprenditoriali sono fuori dal comune e, almeno all’inizio, né Terry né Demetrius si rendono conto che stanno per scrivere una nuova pagina della malavita del ghetto.

Un racconto epico sulla cultura black

È una storia umana con molte sbavature quella di Black Mafia Family. Al racconto di una generazione allo sfascio, si aggiunge il ritratto disinibito e violento della cultura afroamericana. La serie, con i suoi dialoghi sboccati e le lunghe inquadrature di una Detroit cupa e fatiscente, mette in scena un qualcosa di anticonvenzionale nel panorama televisivo di genere. Miscela il disagio giovanile a quello di una realtà difficile, fatta di compromessi, di scazzottate e soldi fruscianti. Allo stesso tempo è anche un racconto biografico che si sofferma su un periodo storico molto importante per il "black power".

Gli anni ’80 e la nascita della Black Mafia Family dei Flenroy coincidono con l’implodere di un lifestyle che ha interessato tutto il decennio successivo. Alla storia di rivalsa di due fratelli che diventano i signori della malavita, si apre anche una parentesi sulla realtà dell’epoca. Si racconta la nascita della musica hip-pop che è uscita dal ghetto per diventare poi un fenomeno mainstream, c’è spazio per la moda fatta di vestiti larghi e fosforescenti, come si racconta della nascita delle prime disco-music in cui si tessevano nuove alleanze e nuovi amori. Ma c’è spazio anche per raccontare la classica storia di una famiglia povera dei bassifondi, e dello scontro generazionale tra genitori e figli. Emerge un ritratto molto veritiero da Black Mafia Family che funziona sulla carta, ma la release finale purtroppo è scialba e senza mordente.

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Perché vedere Black Mafia Family

Anche se la serie tv non nasconde i suoi difetti, resta comunque un prodotto da tenere d’occhio. È interessante perché fa conoscere la cultura afroamericana, come è interessante perché ricorda il periodo degli anni ’80 così pieno di eccessi, di vizi e di poche virtù. É da vedere perché Black Mafia Family è una serie curata nella ricostruzione di un complesso periodo storico, e perché è una saga malavitosa che riflette su temi scottanti di ieri (e di oggi). Come l’integrazione.

Chi sono i fratelli Demetrius e Terry Flenory: la storia vera dietro la serie tv

La serie di StarzPlay non è pura finzioine ma racconta quello che è avvenuto per davvero a Detroit verso la fine degli anni ’80. La Black Mafia Family del titolo fa riferimento a un’organizzazione dedita al traffico di droga e al riciclaggio di denaro sporco. Fondata ufficialmente nel 1989 dai fratelli Demetrius e Terry Flenroy, è diventata nel tempo una delle organizzazione malavitose più redditizie. L'attività ha cessato di esistere nel 2005. Ha trovato il suo apice negli anni 2000 andando ben oltre i confini di Detroit, e arrivando a spacciare cocaina persino nella città di Los Angeles grazie a un collegamento diretto con alcuni cartelli della droga messicana. Per pulire il denaro dai traffici illeciti i due fratelli fondarono un’etichetta discografia chiamata proprio Black Mafia Family.

Aveva sede a Detroit ma aveva scritturato artisti che provenivano da Atlanta, altro centro molto fruttifero per la musica black. Ed era il periodo migliore per investire in questa industria, dato che proprio nei primi anni 2000 l’hip-hop ha popolato di nuovo le classifiche di vendita. Il successo della società a delinquere è stato fulmineo, tanto è vero che i due fratelli sono diventati famosi per il loro stile di vita fuori controllo e i look stravaganti. Nel 2005 però sono stati incriminati dalla DEA, e dopo un lungo processo, sia Demetrius che Terry sono stati condannati a 30 anni di prigione. Le indagini hanno permesso di smantellare l'attività, mettendo sotto processo anche i 1000 affiliati all’organizzazione. La Black Mafia Family è però entrata nella leggenda.

Si ipotizza che i due fratelli dai loro traffici abbiano guadagnato più di 270 milioni di dollari.

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