Cultura e Spettacoli

Eurovision cancellato per il Coronavirus: "Impossibile continuare con l'evento"

Si sarebbe dovuto tenere a Rotterdam, in Olanda, dal 12 al 16 maggio. Antonio Diodato avrebbe dovuto rappresentare l'Italia

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L’Eurovision Song Contest quest’anno non ci sarà ed è la prima volta che accade dalla sua nascita, nel 1956. Si sarebbe dovuto svolgere a Rotterdam, in Olanda, dal 12 al 16 maggio. A causa dell’emergenza per il Coronavirus, gli organizzatori hanno ritenuto improbabile che la situazione rientrasse entro quella data e hanno deciso di annullare la competizione per salvaguardare la salute degli artisti e dello staff.

"É con profondo dispiacere che dobbiamo annunciare la cancellazione dell’Eurovision Song Contest 2020 a Rotterdam - ha scritto su Facebook l’Unione Europea di radiodiffusione, che organizza l’evento -. Nelle ultime settimane abbiamo valutato molte opzioni alternative per permettere al Festival di andare avanti. Tuttavia, l'incertezza creata dalla diffusione del Covid-19 in Europa e le restrizioni messe in atto dai Governi hanno portato l’Unione Europea di radiodiffusione ad arrivare alla difficile conclusione che è impossibile continuare con l’evento live come era programmato".

Per l’Italia, avrebbe dovuto gareggiare il cantante Antonio Diodato, vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo con la sua "Fai Rumore". "Mi dispiace tanto per la cancellazione dell’Eurovision, per il lavoro portato avanti in queste settimane da Carosello Records e Rai 1, per tutte le belle idee che stavamo realizzando – ha scritto il cantautore sulle sue storie Instagram -. Ma viviamo un periodo drammatico e di grandissima difficoltà e sono convinto che la priorità debba essere quella di tutelare la salute di tutti i cittadini. Solo quando tutti supereremo questo momento buio potremo tornare a vivere con la giusta leggerezza e gioia un evento di tale condivisione".

Proprio con questo spirito nacque l’Eurovision nel 1956. I Paesi europei erano impegnati nella ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con la nascita dell'Unione europea di radiodiffusione, nel 1950, si ricercò un programma televisivo che potesse coinvolgere diverse nazioni, mettendole in competizione ma in modo sano. L’idea di ricreare un "Festival di Sanremo" in chiave europea venne proprio a un italiano: il giornalista e drammaturgo, Sergio Pugliese. Da allora, l’Eurovision Song Contest è uno dei festival musicali più grandi del mondo: vi hanno aderito ben 50 Paesi, anche non europei. È stato organizzato regolarmente ogni anno e trasmesso dalle principali emittenti nazionali. È in assoluto uno dei programmi televisivi più longevi di sempre. Ma c’è sempre una prima volta, e anche per l’Eurovision è arrivato il momento di fermarsi e attendere momenti migliori.

Nulla si sa sulla prossima edizione, che potrebbe tenersi sempre a Rotterdam, per non vanificare tutto il lavoro fatto quest’anno.

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