Cultura e Spettacoli

Il Festival di Cannes spostato a fine giugno. Ipotesi gemellaggio con la Mostra di Venezia

La Berlinale sarà soltanto "online". Mentre la Croisette tornerà "in presenza"

Il Festival di Cannes spostato a fine giugno. Ipotesi gemellaggio con la Mostra di Venezia

Che Croisette farà? Dopo l'annullamento dell'anno scorso, a causa della pandemia, il più importante appuntamento mondiale del cinema si terrà d'estate. E così il festival di Cannes 2021, da maggio slitta a fine giugno-inizio luglio, stando agli organizzatori. Al momento, nessuno sa come evolveranno le condizioni sanitarie del mondo intero, ma intanto «è in corso una riflessione su una finestra di date comprese tra la fine di giugno e i primi di luglio», mandano a dire dai piani alti del prestigioso circuito cinematografico.

Nell'«annus horribilis» 2020, la kermesse francese aveva fatto la parte di Cenerentola, rinunciando a tutto tranne che all'«etichetta Cannes», che doveva essere marchio d'eccellenza sui film prescelti -, dato che il virus era esploso da relativamente poco tempo. Mentre Berlino e Venezia, rivali storiche della rassegna cannense, avevano avuto luogo in presenza, sia pur rispettando i rigorosi protocolli imposti. Ma le cose cambiano e già si parla di Nuovo Ordine Cinematografico mondiale: la Berlinale, nel frattempo, che nel calendario risulterebbe la prima rassegna in assoluto, ha rinunciato alla sua classica edizione: si terrà tutto online, in quel di marzo, invece che a febbraio. E ci sarà anche un'appendice estiva, con proiezioni aperte al pubblico a partire da giugno.

Il festival di Cannes 2021, dunque, «sarà quello della riconquista», secondo il patron Thierry Frémaux, il quale ritiene che «streaming e sale cinematografiche hanno imparato a coabitare». In fondo, la Settima Arte resta beniamina degli spettatori, visto che le piattaforme sono pura tivù. La crisi sanitaria, di fatto, ha accelerato l'intrattenimento su piattaforme come Netflix, mettendo in ginocchio le sale cinematografiche del pianeta. Ma finché ci saranno i film, ci sarà il pubblico, è la speranza. E se è pessimo, per l'industria, che l'uscita del film su James Bond venga rimandata di mese in mese, intanto che Soul, il film d'animazione Disney-Pixar selezionato a Cannes 2020, giri unicamente su piattaforma, molti registi sono già al lavoro e i set pullulano un po' ovunque. Tappeto rosso in vista, allora? Se il Coronavirus sparisse, anche grazie al vaccino, Cannes 2021 tornerebbe in grande spolvero, d'estate, nel periodo tradizionalmente vacanziero. Proiezioni, smoking, feste e limousine come ai bei tempi andati, invece della modalità resilienza.

E la Mostra di Venezia, calendarizzata dal primo all'11 settembre e nuovamente diretta da Alberto Barbera, che ha ricevuto un mandato di altri quattro anni di direzione artistica, blindando la sua leadership al Lido? Sarà tallonata e forse spiazzata dalla rassegna sulla Croisette, oppure potrebbe andare in scena un gemellaggio tra i due festival più autorevoli? Gli scenari sono aperti, dopo l'ondata pandemica.

E se il business dei blockbuster implode, i giochi degli Oscar falliscono e i mercati cinematografici si nazionalizzano, i cinefili restano la banca del cinema.

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