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Gf Vip, Patrick Pugliese: "Fiero di essere il vincitore morale"

Tornato alla quotidianità dopo essere arrivato a un passo dalla finale del Grande Fratello Vip, Patrick Ray Pugliese ripercorre il suo percorso nella Casa e il rapporto con gli altri concorrenti, senza mai dimenticare ciò che di più caro lo aspettava fuori da Cinecittà: Sara e il piccolo Leone

Gf Vip, Patrick Pugliese: "Fiero di essere il vincitore morale"

Patrick Ray Pugliese è il concorrente dei record. Con il suo ingresso alla quarta edizione del Grande Fratello Vip, si conferma l’unico ad aver preso parte a ben tre edizioni del reality show più famoso d’Italia. Lo abbiamo visto, infatti, anche al Grande Fratello 4 e al Grande Fratello 12. Per non parlare anche della sua permanenza record all’interno della Casa, di ben 252 giorni, la più lunga in assoluto.

E se per Patrick il Grande Fratello è stato un vero e proprio banco di prova, è anche vero che gli ha permesso di stringere dei forti legami in ogni edizione alla quale ha preso parte. Amicizie che si affiancano alla sua vita privata, che vede la sua compagna, Sara Nanna, suo figlio Leone e la mamma sempre in pole position.

Eliminato a un passo dalla finale, Patrick è tornato alla quotidianità ma sente di aver vinto ugualmente. Non a caso, il mondo dei social ha decretato il veterano del Grande Fratello come vincitore morale, uno di quelli che ha saputo affrontare quest’esperienza con lo spirito giusto, divertendo ed emozionando il pubblico, soprattutto in un’edizione che si è trovata nel mezzo dell’emergenza coronavirus.

Come è stato l’impatto con la realtà dopo essere uscito dalla Casa?

"In molti hanno guardato ai concorrenti che uscivano dalla Casa con dispiacere perché si trovavano a fare i conti con una realtà totalmente cambiata, tanto da definire il primo impatto per loro un trauma. Io penso però a tutta quella gente che, pur avendo vissuto il passaggio alla quarantena in modo graduale, ha già trascorso in casa più di un mese. Di loro e non di noi bisognerebbe avere compassione. Ora sono fuori dalla Casa, mi sto documentando e informando sulla realtà che ci circonda, proprio perché gli aggiornamenti che ci davano all’interno del Grande Fratello Vip non potevano essere esaustivi di fronte alla realtà effettiva delle cose. Il trauma per me è venuto dopo, davanti alla presa di coscienza di questa tragedia che coinvolge tutto e tutti, senza distinzione alcuna".

Come sei riuscito, in piena emergenza coronavirus, a riabbracciare tuo figlio Leone?

"Quando sono uscito dalla casa di Cinecittà un autista della redazione mi ha accompagnato nella mia casa di Milano e, subito dopo, ho raggiunto la casa della mia ex a Torino, visto che non vedevo Leone da circa tre mesi. Questo è stato possibile perché nell’autocertificazione è previsto un permesso speciale per padri separati che permette – anche tra regioni – di spostarsi per andare a trovare i propri familiari. Ovviamente, il tutto nel più completo rispetto delle norme di sicurezza, visto che nessuno di noi aveva il virus. Abbiamo fatto tutto rispettando non solo la legalità, ma anche il buon senso. Non ho avuto contatti con altre persone".

Ti capita mai di ripensare a quell’incidente in macchina che hai avuto con tuo figlio?

"L’incidente risale all’8 febbraio 2016, ricordo ancora come quel giorno lo abbia vissuto come una rinascita. Stavo uscendo da una galleria e, a causa della pioggia, ho perso il controllo senza andare neanche veloce… Fortunatamente siamo usciti illesi, un miracolo. Certo, un grande spavento ma per fortuna neanche un graffio. Qualcuno deve aver davvero guardato giù… Poi la vita va avanti, una cosa è certa: Dio ci ha benedetti! Per questo motivo provo tantissima gratitudine".

Oggi in che rapporti sei con la tua ex?

"Con Martina Pasciuti siamo in ottimi rapporti, si è presa cura di nostro figlio durante tutta la mia permanenza nella casa del Grande Fratello Vip".

Come valuti il tuo percorso nella Casa?

"Devo dire che il Grande Fratello Vip è stato un percorso di lavoro molto interessante – un po' come quando si prende parte alle riprese di un film, ma per me è stato anche molto importante sul piano sentimentale perché sono un veterano di questo reality. Ho infatti un percorso storico del quale sono davvero contento! Sono felice che sia uscita anche la parte più matura di me".

La tua permanenza nella Casa è stata all’insegna della goliardia. Quale gli scherzi più riusciti?

"Una delle cose più difficili è imparare a comprendere ciascun concorrente e, al tempo stesso, far emergere la propria personalità, nel mio caso puntando tutto sulla simpatia, sempre nel rispetto degli altri. Sono tantissimi, infatti, gli scherzi che ho fatto nella casa. Ad esempio, la Marini ci metteva la bellezza di un’ora e mezza per fare il bagno e quindi noi, sabotando la vasca, l’abbiamo fatto diventare di soli 59 secondi! Oppure, con un falso comunicato, abbiamo fatto credere a Sossio che sarebbero rientrati nella Casa i tre concorrenti appena usciti, con la paura che rientrasse proprio Zequila! E ancora quando gli abbiamo fatto credere che ci fosse un elicottero con un messaggio da parte di Ursula ed era lì che fissava il cielo in continuazione! Non sono assolutamente scherzi cattivi, che hanno finito per coinvolgere gran parte degli inquilini… Davvero divertente!".

Cosa ne pensi di Antonella Elia?

"Quando ero piccolo la guardavo su Non è la Rai e mi piaceva molto. Poi l’ho conosciuta e ho scoperto che ha dei muri di protezione altissimi e così, forse vedendo in me un concorrente forte, non ha voluto abbassare la guardia. Quando lei mi ha accusato di averla spinta, mi sono adirato perché era un’accusa molto grave e sapevo di non averlo fatto. Poi, però, ho imparato a conoscerla – scherzando, giocando e assecondando i suoi ragionamenti folli – e ci siamo avvicinati. Devo dire che ha un carattere pazzerello, ma non porto rancore. L’ho trovata una persona simpatica e persino fragile davanti alla difficoltà di relazionarsi con gli altri concorrenti all’interno della Casa. Le sono stato vicino come amico e alla fine oggi mi porto dietro di lei un bellissimo ricordo".

Sei davvero convinto che Pago sia succube di Serena?

"Pago è un ragazzo bravissimo, solo che l’ho visto un po' affaticato dalla relazione con Serena vissuta nella Casa. Era una relazione difficile da vivere al Grande Fratello Vip… Poi quando lui ha difeso Serena contro suo fratello, questo ci è dispiaciuto per la maleducazione di lei nei confronti dei familiari di Pago e ci ha reso insofferenti per via della pesantezza della loro relazione. Continuavano infatti a litigare, giorno dopo giorno… Nonostante ciò, gli auguro il meglio".

E della coppia Clizia-Paolo cosa ne pensi?

"La loro era una storia pura, avvincente. Sono contento di aver fatto da spalla a Paolo che, in un colpo solo, ha perso sia Clizia che Montovoli. È davvero un ragazzo d’oro e sono contento che sia arrivato al testa a testa con Paola".

Antonio Zequila, un acerrimo nemico?

"Io e lui abbiamo sempre scherzato e, nonostante le sue presunzioni, in qualche modo risultava anche dolce. Nell’ultimo periodo credo però abbia perso il polso del reality, scivolando nel grottesco. Penso però che in futuro rimedieremo, anche perché gli voglio bene sinceramente".

Sappiamo che Rita Rusic si è dispiaciuta per non aver nominato Carlotta al tuo posto, accetteresti mai le sue scuse?

"Vi rispondo dicendo che lunedì farò una diretta con Rita intorno alle 19, visto che nella Casa non abbiamo avuto modo di conoscerci abbastanza. Lei mi ha nominato più di qualche volta, forse proprio perché credeva che fossi un concorrente forte, ma abbiamo chiarito e la trovo una persona genuina. Avendo superato tantissime nomination so benissimo che a volte capita, altre volte è inevitabile e che i concorrenti vadano sotto stress. L’importante è imparare a viverle serenamente".

Cosa ci dici della squalifica di Salvo Veneziano?

"Premesso che Salvo è una persona simpatica, a quel discorso non hanno partecipato tutti. Fatto sta che io stesso in quel preciso momento non stavo prestando attenzione e, ad ogni modo, quel modo di scherzare non è uno stile che mi si addice".

Ti sei classificato quarto, ti brucia un po'?

"A dire il vero questa volta credevo fosse quella giusta, ma alla fine le cose sono andate come poi avete visto. Ma sai cosa? Non importa! Certo, vincere sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma sono comunque riuscito ad emergere con il titolo di vincitore morale, così come era stato anche nelle altre edizioni del reality. Sono orgoglioso di essere stato tra i migliori concorrenti del padre di tutti i reality, sono emerso positivamente e mi sono guadagnato l’apprezzamento del pubblico. Questo è ciò che mi rende felice e perciò, pur non avendo vinto il titolo, mi sento ugualmente vincitore".

Cosa ne pensi della vittoria di Paola?

"Sono contento che Paola ce l’abbia fatta perché lei aveva tutte le qualità giuste per vincere in termini di serietà, di simpatia ma anche di determinazione. Sono assolutamente orgoglioso di lei, la meritava tutta questa vittoria. Ha vinto un'amica".

Quali le differenze tra le varie edizioni del Grande Fratello alle quali hai partecipato?

"In termini di contesto e funzionamento il Grande Fratello è sempre uguale. Cambiano un po’ le camere, la dimensione e l’arredamento della Casa, ma la struttura è resta la stessa. Ogni volta mi sono sentito come fosse la prima. In particolare, questa edizione per me è stata molto difficile perché ho lasciato a casa la mia fidanzata, Sara, e mio figlio Leone di soli sei anni. Durante le nomination, infatti, mi capitava di pensare che se avessi perso almeno avrei potuto riabbracciarli… Il fatto è che per me è stata la prima vota che ho partecipato a un reality con una maturità e dei legami affettivi forti che nel passato non avevo. Questo non è successo nelle altre edizioni. Inoltre, altrettanto difficile è stato dover andare avanti con lo spettacolo nonostante tutto quello che stava succedendo fuori".

Ci sono amicizie che dureranno anche fuori dalla Casa?

"Indipendentemente dalla sua edizione, il bello del Grande Fratello sono tutte le amicizie che si coltivano e che poi si vivono anche una volta terminato il reality, proprio perché il legame affettivo dura nel tempo. Ad esempio, penso a Katia Pedrotti e Serena Garitta, ma anche a tanti altri. Perché questo è un vero spaccato di vita vera".

E Andrea Denver?

"Andrea è stato una bellissima scoperta. Ironico, equilibrato, brillante, straordinario. Gli voglio bene ed è davvero uno dei migliori amici che mi porterò dietro da questa esperienza. Ci tengo però a spezzare una lancia anche in favore di Adriana che, sin dal primo giorno, è stata un’amica straordinaria. Ha avuto la forza di andare avanti fino alla fine nonostante quello che le stesse succedendo fuori".

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