Cultura e Spettacoli

"Mi dava gli psicofarmaci per non vedere mio figlio"

Nel corso di una nuova udienza sulla tutela, la popstar ha attaccato duramente il padre che le avrebbe imposto l'assunzione di psicofarmaci e negato la possibilità di sposare il suo attuale compagno e avere un altro figli

Il grido disperato di Britney Spears: "Mi dava gli psicofarmaci per non vedere mio figlio"

Il movimento "free britney" sta tornando con forza sulla scena pubblica. Le traumatiche dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore da Britney Spears contro il padre, Jamie Spears - che ha la tutela della figlia dal 2008 per ordine del tribunale - hanno scosso l'opinione pubblica e sono in molti oggi a chiedere che la popstar torni ad essere padrona della sua vita e non sotto la rigida tutela del genitore.

Questa volta non sono gli amici e gli ex colleghi di Britney Spears a chiedere la sua "liberazione", ma lei stessa. Durante l'ultima udienza in tribunale sulla proroga della sua tutela, la popstar americana ha parlato per circa 20 minuti in video conferenza, tra dolore e rassegnazione, senza risparmiare però duri attacchi al padre. L'uomo che da oltre dodici anni è suo tutore legale dopo che, nel 2008, la cantante era stata ricoverata in ospedale per problemi di salute mentale.

Secondo quanto riportato dalla Bbc, la Spears avrebbe accusato il padre di aver "abusato" del suo diritto di tutela controllandola, negandole il diritto di avere altri figli e sposarsi con l'attuale compagno. Facendole inoltre assumere uno psicofarmaco, il litio, contro la sua volontà. Quest'ultimo, prescritto nei casi di disturbo bipolare, l'avrebbe fatta sentire ubriaca e incapace di conversare. La popstar ha detto di essere traumatizzata e di aver pianto ogni giorno: "Voglio solo la mia vita indietro. Voglio porre fine a questa tutela senza essere giudicata. Merito di avere una vita, ho lavorato tutta la mia vita. Merito di avere una pausa di due o tre anni".

Parole dolorose sulle quali il giudice della Corte Suprema di Los Angeles, Brenda Penny, dovrà ora riflettere in attesa della pronuncia della sentenza. Il giudice ha però ringraziato la popstar per la schiettezza e soprattutto per il coraggio nell'aver ammesso il suo dramma. "Questa tutela mi sta facendo molto più male che bene. Non sono felice, non riesco a dormire. Sono così arrabbiata e piango ogni giorno", ha dichiarato in aula Britney Spears.

Il processo sta arrivando alle battute finali e dovrà stabilire se Britney Spears potrà finalmente tornare a gestire, in prima persona, la sua vita e il suo patrimonio. Nel 2019, a causa di problemi di salute, il padre Jamie Spears si è temporaneamente dimesso dalla carica di tutore della figlia. La popstar ora chiede che le dimissioni diventino permanenti. Intanto fuori dal tribunale e sui social network si moltiplicano le manifestazioni di sostegno in favore della popstar al grido di "free Britney".

Anche il fidanzato, il modello Sam Asghari, e l'ex Justin Timberlake si sono schierati in supporto della Spears.

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