Cultura e Spettacoli

"Io boomerissima adesso sfido in tv mio figlio Millennial"

Da novembre su Raidue la showgirl mette a confronto generazioni diverse (e vicine...)

"Io boomerissima adesso sfido in tv mio figlio Millennial"

Ma chi è più boomerissima di lei? Alessia Marcuzzi, classe 1972, vulcanica protagonista di una tv che ha fatto sognare milioni di ragazze e di ragazzi (che avevano anche altri pensieri). A novembre, quando diventerà cinquantenne, approderà in Rai sul secondo canale per il nuovo show che mette a confronto passato e presente. E per lei sarà anche un rientro in tv dopo lo stop di un anno seguito all'addio a Mediaset. Per giocare sul programma annunciato ufficialmente la settimana scorsa, ha postato una sua foto, fatta con la Polaroid ventun anni fa, con il pancione del primogenito Millennial. «Aprile 2001. Aspettavo Tommaso ed ero davvero boomberissima», scrive ironica sotto lo scatto su Instagram. Perché, se dev'essere paragone tra tempi dei genitori e dei figli, allora la prole va coinvolta, come succederà nel programma.

Dunque, Alessia, porterai pure Tommaso (figlio di Simone Inzaghi) in tv?

«Forse sì. Lo spero. Farò di tutto per costringerlo. Del resto, l'idea del programma mi è venuta proprio dal confronto con lui. Da quei classici discorsi che si fanno a casa con i figli: Ai miei tempi era diverso, la musica era più bella... E, poi, se viene lui magari si porterà pure i suoi amici».

E chissà che non riuscirai a coinvolgere altri componenti della famiglia, come il tuo ex compagno Francesco Facchinetti e vostra figlia Mia...

«La trasmissione (un programma nel programma) sarà divisa in tre parti: lo studio, la strada dove andrò a prendere delle persone e un pezzetto di casa mia, cioè non proprio la mia, sarà ricostruita (con una scenografia): qui vedrò chi riuscirò a portare dei miei...».

L'obiettivo è fare confronti tra gli anni '70, '80, '90, 2000 e quelli di oggi.

«Esatto. È un programma che mi sono cucito addosso, l'ho scritto da sola insieme ai miei autori. Sarà un varietà che racconta musica, film, spot, oggetti, mode, fatti di cronaca. Ci saranno ospiti nazionali e internazionali, ricordi, travestimenti, sfide tra generazioni, ma più che sfide si tratta di punti di incontro perché tante cose che fanno i ragazzi di oggi, anche se non lo sanno, sono le stesse che facevamo noi da giovani. E sarà bello vedere come si incrociano le situazioni, i vissuti».

Uno show di rimpianti quindi?

«Anche. A noi, cresciuti in quegli anni, fa piacere un po' di nostalgia. Anche in tv si vede questa voglia di Amarcord: pensate al successo dello show di Amadeus Arena, 60, 70, 80, 90 (in onda a settembre sul primo canale)».

Com'è stato tornare in Rai dopo tanti anni? Era il 1994 quando esordivi nel Grande gioco dell'oca accanto a Gigi Sabani...

«Mi fa strano sia tornare in Rai sia tornare in tv dopo essere stata lontana per un po'. Però mi trovo bene anche perché conosco la maggior parte delle persone che ci lavorano, a partire da Mara Venier o Ale Cattelan con cui ho un rapporto stupendo».

Si pensava che dopo l'anno di stop saresti tornata a Mediaset.

«Mi sono presa un anno per me. Quando ho finito di scrivere questo programma mi sono detta che sarebbe stato giusto per Raidue. Sono andata da Stefano Coletta (direttore intrattenimento), ho bussato alla sua porta e gli ho fatto vedere un disegno dello studio che avevo immaginato e da lì è nato tutto».

E adesso sei uno dei volti scelti per ridare vita al secondo canale.

«Lo spero. Ci saranno tanti nuovi programmi su Raidue nella prossima stagione, e mi paiono interessanti. Anzi meno male che faccio parte di questa rivoluzione: ora è la rete che mi assomiglia di più, dove c'è un po' di politicallly incorrect...»

Come è stato quest'anno lontano dal video?

«Sono stata bene. Mi sono dedicata alle mie società che producono creme e borse, in un momento di crisi molto delicato. E poi è stato importante stare con la mia famiglia, avere tempo per loro. Il tempo è la vera ricchezza».

E come sono adesso i rapporti con Mediaset lasciata perché in quel momento non «ti riconoscevi nei progetti su di te»?

«Buonissimi. Non abbiamo avuto nessuno tipo di discussione. Questa secondo me è la cosa bella: quando una persona riesce a ottenere un periodo sabbatico, che permette di fermarsi, riflettere, pensare cosa vuoi essere e diventare e poi scegliere come rientrare senza avere problemi con nessuno. Vedete: alla fine sono tornata.

Rieccomi, più boomerissima che mai».

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