Cultura e Spettacoli

"Da Lol al Concertone con tanta voglia di incontrarsi e ridere"

L'attore spopola con le sue gag: "La gente vuole divertirsi in compagnia, non lo fa da un anno"

"Da Lol al Concertone con tanta voglia di incontrarsi e ridere"

Lavoratoriiii? «So' Lillo». Eh sì, non poteva mancare Pasquale Petrolo, in arte Lillo, al Concertone del Primo Maggio. Lui, l'uomo del momento, il comico che ha fatto ridere mezza Italia in Lol - Chi ride è fuori e coniato la battuta dell'anno, doveva per forza portare un po' di leggerezza su quel palco gremito di star e cantanti. In questa Festa del (non) lavoro bisogna sorridere un po'. E chi meglio di uno dei protagonisti dello show rivelazione di Amazon, il successo più clamoroso della stagione televisiva?

Lillo si è aggiunto all'ultimo alla manifestazione (in onda domani su Raitre, Radio 2 e RaiPlay), per dare una mano ai due conduttori principali, Stefano Fresi e Ambra Angiolini, entrambi suoi amici di vecchia data e compagni di avventure cinematografiche.

Lillo, dopo decenni di teatro, radio, cinema, tv, fumetti, ora è l'artista più cercato del momento. La chiamano da tutte le parti

«Meglio così, no? Sono contento di essere presente a un appuntamento così importante. Io ero conosciuto soprattutto dalla gente dai 25 anni in su. Ora sono popolare anche fra i teenager. Ma la cosa che mi piace di più di Lol è divertire i bambini: loro non hanno sovrastrutture, non ridono per cortesia. Insomma, significa che c'è proprio empatia».

Beh, era difficile restare seri con Posaman: il personaggio che si è inventato per Lol comparirà sul palco del Concertone?

«Ma no e non so ancora bene cosa farò. È una rimpatriata fra amici, con Stefano e Ambra, per portare un po' di leggerezza. A mio modo, senza essere pesante, vogliono però parlare anche del lavoro, soprattutto della sofferenza dei settori che mi sono più vicini, lo spettacolo e il teatro, dei tanti amici che non lavorano da un anno, che si trovano in grande difficoltà. Auguro veramente che si sblocchi in fretta questa situazione e chiedo ai politici e al governo di aiutarli».

Che paradossi: lei stracolmo di richieste e tanti altri senza nulla.

«Ma io so' Lillo Scherzi a parte, per fortuna almeno il settore del cinema non si è fermato e questo ha permesso a molti colleghi e alle maestranze di restare sui set».

E lei ci tornerà presto.

«Sì, con il secondo film che giro insieme Greg (lo storico sodale, Claudio Gregori, ndr). Per me è impensabile recitare senza di lui. Ora stiamo facendo i sopralluoghi, le riprese partiranno a giugno. Produzione di Lucky Red e regia nostra e di Eros Puglielli».

Intanto domani sguazzerà nella musica, che è un altro ingrediente importante della sua vita e della sua carriera.

«Certo. La musica è la cosa più avvolgente, ti fa sentire parte della festa anche a distanza, anche da casa. Però, devo dire, io non so neppure chi canta: non ho avuto ancora tempo di guardare la scaletta. So, però, che c'è il grande Venditti».

E lei quando tornerà a indossare i panni e la chitarra di Dewey Finn in School of Rock, il mega musical di Piparo con le musiche di Llyod Webber?

«È una produzione molto costosa, una delle più belle cui abbia partecipato, che necessita dei teatri pieni. Bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Intanto, appena possibile, riporto in tournée Gagmen insieme a Greg e tornerò anche in giro a fare concerti con Loredana Maiuri e la band Lillo e i vagabondi. Sarà fantastico vedere le facce del pubblico, finalmente».

Amazon ha annunciato la seconda stagione di Lol. L'Aftershow, la reunion dei dieci comici che racconta il dietro le quinte con spezzoni inediti, sta spopolando su YouTube. Persino Alexa, la voce di Amazon, risponde «So' Lillo». Insomma, si è spiegato il motivo di un simile successo?

«Perché Lol rappresenta ciò che alla gente manca da un anno: stare in compagnia con gli amici a sghignazzare. Perché è un programma fresco e assurdo: dei comici il cui lavoro è far ridere che devono stare seri. Perché sono stati scelti dieci attori bravissimi e con tipi di comicità differenti. Perché è stato fatto un ottimo lavoro di montaggio e di colonna musicale. Perché mette d'accordo genitori, nonni e nipoti».

E a lei cosa ha lasciato lo show?

«Mi ha confermato una cosa che ho sempre pensato: buttarsi in situazioni improvvisate e farlo divertendosi porta più risultati che stare a rimuginarci su tante volte».

Commenti