"La leucemia è stata perfida". Poi Sinisa canta con l'amico Ibra

Gag, battute e amarcord nell'ospitata di Sinisa Mihajlović a Sanremo. La complicità con Zlatan e il ricordo della malattia fino alla canzone in quattro sulle note dei Nomadi

"La leucemia è stata perfida". Poi Sinisa canta con l'amico Ibra

Si sono punzecchiati ricordando gli screzi in campo e l'amicizia nata da una testata. Zlatan Ibrahimovic e Sinisa Mihajlović sono stati tra i protagonisti della terza serata del festival di Sanremo tra ricordi, aneddoti e battutine. E non è mancato neppure l'intermezzo musicale con il duetto (con la complicità di Amadeus e Fiorello) sulle note di "Io, vagabondo" dei Nomadi.

È stato Ibrahimovic ad annunciare l'arrivo sul palco del "gladiatore" Sinisa Mihajlović, collega sul campo e amico nella vita. Con un look da James Bond, come lo ha definito Amadeus, Mihajlović ha ricordato come è nata l'amicizia con Zlatan, con una provocazione che ha scatenato la famosa testata in Juventus - Inter del 2005. I due si sono punzecchiati per diversi minuti prima di parlare del feeling cresciuto nel tempo e trasformatosi in amicizia. Due campioni fuori e dentro il terreno di gioco.

Amadeus, nel dialogare con Mihajlović, è tornato a parlare anche della malattia che lo ha colpito di recente e Sinisa non si è sottratto: "È stata una malattia perfida, ti cade il mondo addosso, all'inizio ho subito il colpo e poi, dopo qualche giorno, ho iniziato a pensare positivo. Ero convinto che avrei vinto questa malattia". E così è stato grazie al trapianto di midollo che lo ha fatto tornare alla vita. Ibrahimovic gli è stato vicino anche se all'inizio, ha confessato lo svedese: "Il timore di non sapere cosa dire e come rincuorarlo era grande. Ho impiegato qualche giorno prima di chiamarlo e quasi è stato lui a dar forza a me". "Ero sotto cortisone", ha scherzato Sinisa.

Tra Mihajlović e Ibrahimovic l'intesa è stata perfetta. I due si sono scambiati battutine e punzecchiature per tutta la durata del loro intervento. "Lui mi invidia una cosa.... la Champions", ha svelato Sinisa, ma Zlatan ha replicato sicuro: "C'è tempo". L'atmosfera si è alleggerita ulteriormente dopo l'ingresso sul palco dell'Ariston di Fiorello. Mihajlović e Ibrahimovic, con la complicità del direttore artistico e dello showman siciliano, hanno cantano "Io vagabondo" dei Nomadi.

E il comico ha dato subito il nome all'inedito quartetto: gli Abbadeus, citando il gruppo svedese degli Abba in onore delle origini svedesi di Ibrahimovic. L'esecuzione è "fuori gara" e a tratti comica, ma la simpatia dei protagonisti e di Sinisa, che ha cantato a squarciagola, hanno assicurato il successo all'ospitata.

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