Cultura e Spettacoli

L'ultima sparata di Brosio: "Evito i vaccinati, sono problematici"

Il giornalista continua a rilasciare dichiarazioni sui generis su vaccini e vaccinati, scagliandosi contro le nuove possibili restrizioni per i no vax: "Il lockdown per i non vaccinati è inutilmente discriminatorio"

L'ultima sparata di Brosio: "Evito i vaccinati, sono problematici"

Avere vissuto sulla sua pelle l'esperienza del Covid sembra avere dato il lasciapassare a Paolo Brosio per esprimersi a ruota libera sul tema. Da quando è guarito dal virus, che lo aveva portato addirittura al ricovero in gravi condizioni, il popolare giornalista non perde occasione per dire la sua su vaccini, tamponi e restrizioni, mettendo spesso in dubbio la scienza e gli scienziati.

In più di un'occasione Paolo Brosio ha sminuito l'efficacia del vaccino, finendo per esprimere posizioni sui generis, che lo hanno fatto scontrare con virologi e medici, che da tempo combattono contro l'epidemia. "Il vaccino non funziona!", sbottò poche settimane fa il giornalista durante l'ospitata a Zona Bianca su Rete 4. Ci pensò l'infettivologo Matteo Bassetti a zittirlo con i dati dei ricoveri e dei contagi.

Oggi, a distanza di poco tempo, Paolo Brosio è tornato di nuovo alla carica con nuove imbarazzanti dichiarazioni: "I veri problematici sono i vaccinati, non chi non lo è ed è negativo al tampone". All'agenzia di stampa Adnkronos, il giornalista ha detto la sua sul tema dell'efficacia del siero e su quella dei test molecolari nella lotta ai contagi: "I secondi sono senz'altro più attendibili dei primi perché danno una fotografia in tempo reale di chi ti trovi di fronte: se dovessi scegliere chi frequentare, opterei per chi mi mostrasse un tampone negativo piuttosto che un certificato vaccinale di sei mesi fa". Inconcepibile per Paolo Brosio, dunque, valutare un lockdown per chi non è vaccinato o per i guariti che non hanno fatto la prima dose.

"Il vaccino è un colabrodo - ha rincarato Brosio - non mettiamo sullo stesso piano i non vaccinati e i guariti, perché i secondi, non trasmettendo il virus, sono una risorsa. E i virologi non dovrebbero dimenticare così spesso di dire che esiste una immunità mnemonica cellulare". Per l'ex concorrente del Grande fratello vip, il lockdown per i non vaccinati è "inutilmente discriminatorio", questo perché "nelle terapie intensive finiscono anche i vaccinati". Più che il vaccino, l'unica sicurezza rimane, per Brosio, il tampone: "Infatti diverrà obbligatorio anche nei cinema e nei teatri anche per i vaccinati".

Una serie di dichiarazioni che promettono di scatenare nuove polemiche.

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