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The marvelous Mrs. Maisel: torna il gioiello di Prime Video

Dopo una pausa di due anni, su Prime Video torna The Marvelous Mrs. Maisel, serie brillante su una donna che, negli anni '60, cerca di affermarsi come comica, distruggendo ogni stereotipo

The marvelous Mrs. Maisel: torna il gioiello di Prime Video

Il 18 febbraio su Prime Video debutterà la quarta stagione di The marvelous Mrs. Maisel, la serie creata da Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino, già autori della serie diventata cult Una mamma per amica. A causa della pandemia che ha rallentato tutte le produzioni, la quarta stagione di The marvelous Mrs Maisel arriva più di due anni dopo la fine del terzo capitolo, in cui la protagonista Midge (Rachel Brosnahan), dopo un tour di successo con Shy Baldwin (Leroy McClain) si trova a dover ricominciare tutto da capo, quando il suo spettacolo d'apertura rischia di svelare dettagli intimi sulla vita del cantante. Se non altro Midge può sempre fare affidamento sulla sua manager Susie (Alex Borstein) che, a dispetto degli impegni con una nuova cliente (Jane Lynch), ha continuato ad essere il punto fermo nella vita di Midge e del suo personaggio da stand-up comedian, Mrs. Maisel.

La quarta stagione dello show - che verrà messo in onda con due nuovi episodi ogni venerdì per quattro settimane su Prime Video - aveva già attirato l'attenzione dei fan non solo per la lunga attesa, ma soprattutto per l'entrata in scena di due nuovi personaggi, interpretati da Kelly Bishop e Milo Ventimiglia, entrambi attori molto amati di Una mamma per amica e non solo. Ma il vero punto centrale della vicenda è ancora una volta Midge, che non è più alla ricerca di un posto dove far sentire la sua voce, ma di un pubblico che sia disposto a sentire tutto quello che le passa per la mente. La quarta stagione di The marvelous Mrs. Maisel si apre con il desiderio di Midge di non doversi più piegare alle richieste di altri e, quando si trova sul palco, di dire quello che vuole, senza censure, senza paura. Se nelle prime stagioni Midge Maisel doveva imparare prima di tutto a inseguire se stessa e a ri-formarsi fuori da un matrimonio pieno di frustrazioni, nella quarta stagione la protagonista è ormai una professionista matura che vuole ciò che, per una donna degli anni '60, sfiora l'utopia: la libertà.

La quarta stagione si apre con due episodi che sembrano in realtà voler raccontare un passo indietro. Nelle prime tre stagioni il pubblico ha sempre avuto l'occasione di vedere Midge tentare la scalata e passare dall'essere una moglie tradita a una donna con una carriera, sicura di sé e capace di scardinare tutti i preconcetti legati alla sua persona. Il sentimento principale che si prova, invece, vedendo i primi due episodi è una sorta di spaesamento, di confusione, come se di colpo si fosse tornati al punto di partenza. Non bisogna però fare l'errore di credere che questo "passo indietro" sia un difetto dello show, o una trappola in cui The marvelous Mrs. Maisel sia caduto in modo distratto. Si tratta invece di una strategia narrativa voluta, necessaria a riportare Midge coi piedi per terra, davanti alla possibilità di decidere cosa vuole davvero per sé e la sua carriera.

La quarta stagione di The marvelous Mrs. Maisel si apre come una ripartenza, ma è una ripartenza lenta, che all'inizio sembra stagnare e che porta la protagonista a ripercorrere passi che ormai tutti pensavano si fosse lasciata alle spalle. Allo stesso tempo, però, è ancora una mamma single che deve vedersela con accuse e recriminazioni e questo suo restare ferma, in una sorta di rilettura del suo passato, è una scelta intelligente e coraggiosa. Dopo aver corso per tre stagioni, Midge inciampa, si ferma, riprende in mano la sua vita per capire che direzione prendere e cosa vuole davvero, tanto dalla vita quanto dalla carriera. Corredata dai soliti dialoghi brillanti e geniali così come dai personaggi secondari pieni di fascino e arricchita dalla relazione d'amicizia tra Susie e Midge, la quarta stagione di The marvelous Mrs.

Maisel sembra partire in sordina solo per dimostrare che, a volte, prima di fare un grande salto bisogna prendere un bel respiro.

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