«Un megacircuito dal Cocoricò al Pacha»

Inarrestabile da oltre trent'anni, Fargetta è diventato il termometro della dance italiana. Serate dopo serate. Dischi dopo dischi (due anni fa è pure arrivato al primo posto di Billboard). «Sono perennemente in produzione» dice mentre, guardacaso, sta girando il video per il nuovo brano I will rise again: «Tempo di finire le riprese e pubblichiamo anche il brano». Nel frattempo chi lo ferma.
Quante serate?
«Difficile da dire. Durante l'anno, tutti i sabati. Durante l'estate, molte di più».
Facciamo una cartina dei posti più di tendenza, in Italia a e fuori.
«Beh, il Cocoricò di Riccione ha ospiti di alto livello».
Il 16 agosto arriva Skrillex. Il 24 Deadmau5.
«Ma locali belli ce ne sono tanti in Italia perché siamo un paese speciale. Ad esempio, a Positano c'è il Music on the rocks. E anche la Versilia ha bei posti come il The beach, il Twiga o il Seven. Ma sono così tanti che è impossibile elencarli tutti».
E all'estero?
«Beh, il centro è in un'isola».
Ibiza?
«Già. Lì c'è il Pacha, famoso in tutto il mondo. E c'è anche il Privilege. Diciamo che l'asse della musica da ballare attraversa l'Europa partendo da un'isola per arrivare a un'altra».
Ossia?
«Mykonos. Ci sono deejay di assoluto valore».
Anche loro, come lei, sono sempre in giro.


«Ma tanti preferiscono diventare “resident”, ossia fermarsi per un po' in qualche locale».
E la musica di quest'estate è diversa da quella dello scorso anno?
«No, siamo sulla stessa linea. E per ora vanno fortissimo gli Scissor Sisters di Shady love e Only the horses e Calvin Harris di Let's go».

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